23 settembre 2008

Consiglio Comunale al vetriolo con strascichi giudiziari?


GALLO MATESE. Si è tenuto nella giornata di lunedì 22 il Consiglio Comunale di Gallo Matese, chiamato ad approvare importanti argomenti. Molti gli argomenti all’ordine del giorno, che hanno visto in aula un pacato scambio di opinioni tra la maggioranza e la sua costola, capeggiata da Maurizio Mozzone. Appare strano, anzitutto, che il Consiglio si sia svolto in un orario da non consentire alcuna partecipazione di pubblico. Il Consiglio è stato chiamato a decidere la destinazione dei fondi regionali per le infrastrutture; la maggior parte degli stessi è stata dirottata su opere a servizio dell’immobile comunale che ospita il progetto Urban Node, in via Guglielmo Marconi. La minoranza locale (per distinguerla dalla sparuta e silente minoranza del consigliere Russo) ha fatto notare come il finanziamento di Urban Node già prevedeva quei fondi e che i nuovi finanziamenti potrebbero essere usati per opere più urgenti, come la sistemazione della rete idrica, che consentirebbe di ripristinare con continuità l’acqua corrente alla frazione Vallelunga (da mesi con acqua razionata). La maggioranza è stata di diverso parere.
Altro argomento spinoso è stata una permuta tra un terreno comunale ed un terreno privato, situato in Vallelunga. La maggioranza ha ritenuto congruo scambiare un terreno comunale utilizzabile con finalità di cava del famoso Verdello ed un terreno a ciò non idoneo. Inoltre, nel terreno comunale trovano passaggio molti terreni confinanti, altrimenti irraggiungibili (come affermato dal consigliere Assalone Francesco). Ultimo argomento, molto dibattuto, è stata la vendita di un terreno comunale ad un privato, collocato in alta montagna. La minoranza ha fatto osservare come entrambe le procedure, comportando un significativo svantaggio per il patrimonio del Comune, sembrino molto irregolari. In effetti, a tale conclusione potrebbe giungersi anche considerando l’atteggiamento tenuto in aula dal “gruppo stampella” di Russo, che ben si è visto dal partecipare alle votazioni, e da un dissenso di ulteriori consiglieri della cosiddetta maggioranza. Strascichi velenosi di una seduta rovente si stanno diffondendo nel piccolo paese, dopo l’annuncio, fatto trapelare in qualche locale pubblico, di voler interessare la magistratura di tali comportamenti. Strascichi alimentati anche da due notizie che, se fondate, dimostrerebbero una certa leggerezza nella gestione della cosa pubblica: la prima riguarda la presunta imminente cessazione delle attività nel complesso turistico di Capolemandre (finora gestito dalla famiglia del vicesindaco) e la seconda la collocazione di attività commerciali nell’immobile comunale di via Marconi, per le quali ci sarebbe già il gestore. Staremo a vedere.