23 settembre 2008

Autovelox, anche l’Automobil Club dice basta al loro utilizzo.


SAN NICOLA LA STRADA – La nuova inchiesta della Guardia di Finanza di Milano sull’intreccio Autovelox e T- Red e cartello delinquenziale che girava intorno a questi due infernali meccanismi, ha nuovamente acceso gli interessi dei cittadini che si sentono “spremuti” fino all’osso da comuni il cui unico scopo è solo quello di fare cassa. Abbiamo più volte parlato dei sei Photored e dei due autovelox installati a distanza di 500 metri l’uno dall’altro sul Viale Carlo III^ non perché implicati nella vicenda penale in corso, è bene chiarirlo a scanso di equivoci, ma solo perché riteniamo che l’uso indiscriminato di tali strumenti informatici (possono sempre sbagliare, in fondo sono macchine) non è utile alle prevenzione degli incidenti stradali ma solo per aumentare gli introiti del Comune. I due autovelox del Viale Carlo III^ hanno “incastrato” circa 10.000 automobilisti nel giro di appena tre mesi. “Non si possono più accettare gli abusi commessi con le nuove tecnologie che assicurano flussi di cassa ai Comuni anziché garantire la sicurezza stradale”. È quanto ha dichiarato il Presidente dell’Automobil Club d’Italia (ACI). “Rilevatori ai semafori e autovelox” - secondo il numero uno dell’ACI – “servono troppo spesso a produrre soldi anziché ad innalzare gli standard di sicurezza. Lo dimostra il fatto che vengono posizionati prevalentemente su strade urbane trafficate ed in quelle a scorrimento veloce piuttosto che in corrispondenza di scuole”. Le multe per il passaggio con semaforo rosso e più in generale per l'inosservanza della segnaletica, con un totale di 31,5 milioni di euro annuo nei soli Capoluoghi di provincia, rappresentano, secondo l'Aci, la quinta entrata per le casse dei Comuni nell'insieme dei proventi delle contravvenzioni. Gli automobilisti spendono in multe più di 1 miliardo di euro l'anno nei soli Capoluoghi. “Oggi non è prevista alcuna sanzione” – ha sottolineato il Presidente dell’ACI – “per quei Comuni che non rispettano l'obbligo di reinvestire a favore della mobilità i proventi delle multe. La vicenda dei semafori manomessi evidenzia ancora una volta la necessità di rendere obbligatoria per i Comuni la presentazione di bilanci annuali degli incassi delle multe e dei loro reinvestimenti per la mobilità in sicurezza, con l'introduzione di sanzioni severe e blocco dei trasferimenti statali per chi non rispetta tale obbligo”. Il concetto di rendere pubblici i bilanci annuali degli incassi delle multe e dei reinvestimenti per la mobilità in sicurezza lo abbiamo espresso sin dall’introduzione, nel 2004, dei primi photored, eppure l’amministrazione comunale di San Nicola La Strada, guidata dal sindaco Angelo Antonio Pascariello, su questo punto non ci ha mai ascoltato. Il cammino da percorrere nella direzione della completa e totale trasparenza, nonostante la buona volontà dimostrata, è ancora lungo e non bisogna aspettare che l’opposizione chieda, ad esempio, che venga reso pubblico l’elenco degli incarichi e delle consulenze, peraltro previsto dalla legge, per applicarla.


NUNZIO DE PINTO