19 settembre 2008

LO STADIO COMUNALE E’ DELLA CITTA’ DI PIEDIMONTE MATESE.


Piedimonte Matese. L’Avv.Benedetto Iannitti (nella foto)Consigliere Delegato allo Sport, Turismo e Spettacolo del Comune di Piedimonte Matese presa visione del comunicato stampa dell’A.G.S. Piedimonte ci ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla questione del Campo Sportivo di Sepicciano. “Le dichiarazioni della “A.G.S. Piedimonte” su una presunta volontà di danneggiare la società in favore di altre sono prive di qualsiasi fondamento. E’ evidente che la realtà si osserva da un punto di vista personale e questa è la causa e ragione vera delle asserzioni del Presidente Gosta, evidentemente abituato a pensare in termini di vicinanza o lontananza di partito e non nei termini corretti di politica sportiva. La politica sportiva impone la necessità di una attività gestionale concreta che permetta accesso concreto ed uso concreto della struttura sportiva per tutti i cittadini, garantendo loro la possibilità di goderne effettivamente; tale possibilità è stata sino ad oggi difficile da avere per la gestione personalistica della “A.G.S. Piedimonte” che confonde l’affidamento della gestione con la proprietà privata; evidentemente si pensa che la gara espletata, vinta dalla “A.G.S. Piedimonte” con presidenza Gosta Antonio, quale unico partecipante, nel momento in cui il fratello Carlo era componente della amministrazione ed assessore allo sport, gli avesse dato una privativa tale da consentirgli di decidere chi poteva usare il campo e chi no, secondo il proprio gradimento personale. Questa amministrazione ha una idea diversa dello sport e della gestione delle strutture sportive, ritenendo che debbano essere aperte a tutti i cittadini e che debbano servire a favorire ed incrementare la pratica sportiva. La revoca dell’affidamento della gestione dello stadio è stata effettuata dal Consiglio Comunale con deliberazione n.16 del 18 giugno 2008, con ampia e democratica partecipazione, dopo un procedimento di contestazione nei confronti dei gestori dello stadio che si è avviato nell’autunno scorso e che ha dato la possibilità a tutti di far valere le proprie ragioni. La ragione della revoca è espressa con chiarezza negli atti indicati; la “A.G.S. Piedimonte” non ha dimostrato di essere in regola con la disciplina fiscale di settore di cui alla legge 460/97; non ha indicato correttamente i nominativi e le funzioni del personale che doveva essere mezzo a disposizione; ha indicato nominativi e titoli di persone che hanno diffidato dalla utilizzazione del proprio nominativo la predetta Associazione Sportiva “A.G.S. Piedimonte”, e questo solo per esempio insieme ad altre, varie, gravi mancanze. La volontà amministrativa è stata espressa con chiarezza e sarà attuata con i mezzi previsti dalla legge, anche affrontando il confronto processuale avviato dalla “A.G.S. Piedimonte”. E’ opportuno però notare che mai è stata negata ad alcuno la possibilità di accesso e di uso della struttura, neanche nelle intenzioni e per ipotesi, e che mai si è indicato alcun nominativo o ente quale gestore al posto del Gosta; anzi è stata sempre ferma e dichiarata la volontà di consentire prioritariamente alla squadra titolare della posizione apicale di allenarsi e giocare nello stadio e di adattare le esigenze delle numerose squadre di calcio a quelle della posizione apicale; è la “A.G.S. Piedimonte” che, invece, si è sottratta agli incontri ed ai confronti necessari, preferendo regolarsi diversamente.”

Pietro Rossi