19 settembre 2008

L’ASSESSORE LEUCI RISPONDE AGLI ATTACCHI DELLA MINORANZA.


Piedimonte Matese. L’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione Prof. Costantino Leuci (nella foto) avendo letto le ultime dichiarazioni sulla stampa del capogruppo del PDL Giovanni Ferrante in merito alla situazione delle scuole di Piedimonte Matese, ha voluto fare in proposito a nome dell’amministrazione alcune precisazioni e ci ha dichiarato:
Apprendiamo con piacere che anche il consigliere Giovanni Ferrante si preoccupa delle condizioni di sicurezza dei lavoratori della scuola; noi lo facciamo da sempre e ce ne possono essere buoni testimoni i lavoratori della scuola di Piedimonte Matese. Ma allora perché il Consigliere Ferrante non comunica le sue ansie, magari tramite il collega consigliere e Senatore Sarro, al Ministro della Pubblica Istruzione che, con i suoi tagli alla scuola, costringe alunni e docenti a lavorare in classi da 30 e più alunni, spesso ospitate in aule che non garantiscono le norme di sicurezza. E perché non le comunica anche le preoccupazioni di tante famiglie che vedono profilarsi la soppressione del tempo pieno e il ritorno al maestro unico, col risultato di privare tanti alunni di più ampie opportunità formative, soprattutto quegli alunni di famiglie meno abbienti che non potranno soddisfare le loro esigenze formative fuori dalla scuola, sobbarcandosene i costi. Quanto poi alla chiusura di alcuni plessi scolastici cittadini, ricordo al consigliere Ferrante, che lo sa perfettamente e finge di dimenticarlo, che la “necessaria derattizzazione” è stata effettuata venerdi 12 settembre, disposta dall’autorità sanitaria, come in tutta la provincia. Ma nella giornata di martedì 16 settembre pervenivano note di dirigenti scolastici che inducevano il Sindaco a disporre la chiusura di tre plessi per un intervento “straordinario” e immediato a tutela della salute degli alunni e di tutti i lavoratori della scuola. Non c’è niente di provvidenziale in questo, è vero, solo l’adempimento di un dovere; ma non si capisce cosa ci sia stato di provvidenziale nelle due libere esternazioni del consigliere Ferrante. Se poi a lui piace pensarsi come uomo della provvidenza, gli lasciamo questa fantasia; noi pensiamo a risolvere i problemi”.

Pietro Rossi