19 settembre 2008

Economia sconsolata, commercianti a sen conserte.


Cellole. Mi sono fatto un giro per il mio paese questa mattinata, a piedi per non pagare nemmeno il parcheggio. Volevo vedere cosa fosse cambiato in questi giorni in cui sono stato afflitto dall'aggiornamento del sito ed anche dallo studio. Ho notato una diminuzione di persone in strada abbastanza significativa. E vero, in questo momento gli anziani sono in gita e non animano le strade cellolesi, ma nonostante ciò la diminuzione è troppo vistosa. I parcheggi in molti casi erano poco affollati, anche alla posta non era presente il solito traffico di persone (qualcuno in meno è sicuro). I commercianti erano con le braccia al sen conserte, mi perdoni la citazione Manzoni, e sicuramente l'economia non viaggia un gran che in questo periodo. Sul Comune, in piazza Raffaello, gli impiegati erano indaffarati con le pratiche di ordine quotidiano e dunque qualcosa si fa all'interno dell'Amministrazione, di che segno lo lascio a voi cari lettori. Ritornando a casa ho notato con tristezza il tempo cupo della giornata, minaccia pioggia, contemporaneamente ho pensato alle parole del Governatore della Banca d'Italia, Draghi, che ha parlato di periodo duro per l'economia italiana. Il Paese è in una situazione di recessione, secondo altre fonti, ma per quanto mi riguarda Cellole non è mai uscita dalla precedente recessione del 2001 a seguito dell'attentato alle Torri Gemelle. I fattori sono molteplici: sul fronte industriale la Morteo Soprefin e la Formenti Seleco hanno chiuso i battenti (potrebbero non riaprire più neppure con gli sforzi governativi) e la massa di quasi mille operai (considerandoli tutti padri di famiglia ed un nucleo familiare di almeno tre persone per famiglia siamo su circa 3mila persone disoccupate o cassaintegrate su una popolazione complessiva di ventottomila abitanti) e molte maestranze hanno alimentato la filiera del lavoro nero (specialmente nei settori tecnici e radioelettrici) andando ad aumentare la concorrenza sul mercato del lavoro, aumentando la disoccupazione ed abbattendo i costi per ora lavorata (se ci sono tre persone con possibilità di fare un lavoro il prezzo dell'ora lavorata diminuisce di due terzi rispetto a quando ce n'era solamente una); sul fronte turistico non se ne parla neppure, rifiuti e scarsezza dei servizi hanno reso molto brutto lo scenario in questo momento sul fronte di Baia Domizia, i calcoli parlando di diverse persone senza lavoro o con un lavoro peggio pagato rispetto all'anno scorso. Dunque una situazione bruttissima a cui serve dare risposte immediate e complesse. Strategie, piani, progetti devono essere all'ordine del giorno a partire sia dal privato che dal pubblico. Adesso sono a casa, il progetto del sito è innovativo, chissà se potrà servire a dare la scossa ed a ripartire con investimenti sul futuro della nostra società.


Elio Romano