CAIAZZO - “Continuano i disagi per i cittadini di Caiazzo e
Ruviano che, a 7 mesi di distanza dalla chiusura della strada provinciale 336
per frana in località Pontiele, sono ancora oggi costretti, in primis i
residenti della zona a ridosso del confine tra i due comuni, a percorrere
stradine di campagna alternative. Purtroppo tali strade su cui vengono deviate
migliaia di macchine al giorno, non forniscono sicuramente la sicurezza e la
comodità della provinciale anzi, oltre ad essere strette, dissestate, sono
anche molto più lunghe da percorrere”. A
lamentare la situazione ormai divenuta insostenibile per le popolazioni delle
die comunità del comprensorio caiatino è il consigliere comunale Mauro Carmine
Della Rocca (nella foto) che, a nome dell’intero gruppo di minoranza Caiazzo Bene Comune,
denuncia anche l’ennesimo stop al cantiere. “Dopo non poche manifestazioni di protesta
e sdegno attraverso un comitato fondato ad hoc da attiviste delle due zone
maggiormente interessate, i cittadini si erano svegliati finalmente una mattina
con la bella visione di una ditta che alacremente aveva cominciato a lavorare
per ripristinare la frana che, di fatto, ha interrotto la normale percorrenza dell’arteria
provinciale lo scorso inverno. Sembrava tutto risolto o, perlomeno rispetto
alle previsioni che i tecnici avevano prospettato, la situazione sembrava
andare nel verso giusto, peccato che, all’improvviso, i lavori si sono fermati
e da molti giorni ormai non si vede l’ombra di un operaio. Insieme ai residenti,
ovviamente, ci siamo interessati e sembra che, a detta dei tecnici, il problema
dell’interruzione sia dovuta alla mancanza di materiale che si produce fuori
regione. Appare strano che, per un progetto di una certa importanza, non si sia
tenuto conto dei materiali che sarebbero serviti per il lavoro stesso. Altra
cosa strana è che, proprio all’inizio dei lavori, mentre gli operai iniziavano
gli scavi, ci si è accorti che lungo il tratto di strada, passavano i servizi
della fibra ottica e, di conseguenza, altra battuta di arresto e relativo
ritardo sui tempi di consegna”, continua il rappresentante della opposizione. “Ovviamente
qualche “malpensante” è arrivato a credere che la riapertura della strada possa
coincidere, per una serie fortuita di casi, proprio a ridosso delle imminenti
elezioni regionali che si terranno a settembre. Per citare il grande Andreotti,
“a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca”. Noi ci auguriamo e
siamo anche convinti che non sarà così, però, una cosa la dobbiamo dire: sono 7
mesi che la strada provinciale 336 è chiusa al traffico, a questo si aggiunge
anche la ulteriore chiusura della provinciale per Alvignano (via Felcio, tanto
per intenderci), ci chiediamo come si può pensare una cosa del genere atteso
che la caserma dei Carabinieri essendosi trasferita proprio a Ruviano troverà
sicuramente le stesse difficoltà dei residenti per raggiungere le varie zone di
Caiazzo, peraltro in situazioni di emergenza, per non parlare di un’ambulanza,
pertanto si è tenuto conto che anche qualche minuto può esser importante per la
vita di una persona? La vicinanza mia e del gruppo Caiazzo Bene Comune è
massima verso i residenti delle due comunità”, conclude Della Rocca che poi
sottolinea un altro aspetto importante della intera vicenda: “Non per ultimo
rimane la questione scuole, a settembre inizieranno di nuovo le attività
scolastiche e al disagio di chi esce per lavoro, si unirà quello dei genitori
che dovranno accompagnare i propri figli. Speriamo che i tecnici della
provincia ed il Sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, che ricordiamo è anche consigliere
provinciale con delega manco a farlo apposta proprio alla Viabilità, prendano a
cuore questa emergenza e facciano tutto il possibile per velocizzare i tempi di
risoluzione. Tempi che, rispetto alla previsione di consegna, appaiono in netto
ritardo, tenuto conto che siamo ormai ad agosto e che i materiali saranno più
difficile reperirli”.
Pietro Rossi