PIEDIMONTE MATESE - La tutela della salute è sancita come diritto costituzionale all’Art. 32,
strutturalmente legato al principio dell’uguaglianza sostanziale e altrettanto
strettamente alla libertà personale. La carta fondamentale della Repubblica
Italiana lo ritiene non soltanto un diritto inalienabile del cittadino ma interesse della collettività, poiché essa garantisce cure gratuite agli indigenti.
La salute è dunque considerato un diritto fondamentale, in quanto rappresenta
la premessa biologica che, garantendo l’integrità fisica, permette l’esercizio
di tutti gli altri diritti presi in considerazione dall’ordinamento,
indispensabile dunque per il pieno sviluppo della persona umana. A tale scopo a
Piedimonte Matese, dopo l’approvazione dell’ultimo Piano Sanitario della
Regione Campania che vede il locale Ospedale declassato, è sorto il Comitato
Civico “Art.32” per l’Ospedale di Piedimonte Matese. Tante le
testimonianze spontanee che stanno arrivando al Comitato Civico sia di
professionisti e operatori che lavoravano nel locale nosocomio che di associazioni
e liberi cittadini i quali hanno dato la loro adesione al sodalizio che sta
lottando per il diritto alla salute. Tra le tante testimonianze riportiamo
quella di una cittadina che sui social ha raccontato la sua storia. “Molti mi stanno chiedendo chi me lo faccia fare... Qualcuno
mi dice che sono solo rogne "mettersi in mezzo" a "queste
cose"... Chi me lo fa fare? Nessuno. Nessuno mi
obbliga o mi costringe. Ma c'è qualcosa,
dentro di me, che subito è scattata quando ho sentito che c'era da rimboccarsi
le maniche per il nostro ospedale. Quanto,
quanto devo all'umanità e alla professionalità di coloro che lavorano nel
presidio ospedaliero di Piedimonte Matese. Potrei elencare una lunga serie di
sentimenti ed emozioni, ma in sintesi, devo letteralmente la mia vita. Una pancreatite necrotica emorragica, mi ha costretta nel
letto n° 10 del reparto di chirurgia, per quaranta giorni, molti dei quali
davvero difficili e dall'esito incerto. La
malattia, il dolore e la sofferenza insegnano tanto. Ebbene, aver avuto la fortuna di avere accanto persone
con tanta disponibilità e pazienza, umanità e competenza professionale, è stato
importante. Il loro sorriso, la loro
gentilezza, le loro carezze, si anche quelle, perché quando non hai la
possibilità di parlare, di reagire, sentire una mano che sfiora la tua o ti
tocca la fronte bollente, è un toccasana per il corpo dolorante, ma soprattutto
per lo spirito, per l'anima. Il "mio
ospedale", quel luogo che, ogni sera, chiudendo le imposte di casa, guardo
ancora con le lacrime agli occhi, non può essere privato di alcun reparto,
anzi, il nostro Presidio ospedaliero, va tutelato e potenziato. Il ruolo che ricopre nel nostro comprensorio, è fondamentale.
È vitale! La mia
è soltanto una delle tante testimonianze del valore del nosocomio di Piedimonte
Matese. È un nostro diritto.”
Pietro Rossi