15 febbraio 2013

Emergenza legalità a Pietramelara: dove sono le ronde? Dove le videocamere?

Pietramelara
PIETRAMELARA.Personalmente, e chi segue il Sassolino lo sa, ho scritto tante volte sul tema sicurezza. Ne parlai infatti già nel febbraio del 2012 e nel mese scorso. Potete consultare nuovamente questi articoli sul nostro blog all'indirizzo ilsassolinopuntoit.blogspot.it. Mi scuso per la monotonia se insisto anche in questa occasione. Ad oggi, al febbraio 2013, ancora non ci sono novità concrete sul tema sicurezza. La gente è preoccupata e spaventata dai continui e frequenti furti che negli ultimi mesi sono avvenuti anche in pieno giorno. A tutti questi episodi criminosi dobbiamo aggiungere, al nefasto elenco, anche degli arresti inflitti ad una nota ditta che fornisce gas nell'alto Casertano che, attraverso minacce, intimidazioni e violenza fisica, aveva il controllo del territorio e non permetteva lo stesso lavoro a ditte concorrenti in zona. Ma di questo ne hanno già parlato abbastanza i quotidiani. Tornando al tema sicurezza, dove sono i servizi di videosorveglianza e ronda armata notturna? Una domanda che in tanti si pongono. Noi, nel frattempo, siamo lieti di fornirvi una cronistoria di tutto ciò che è accaduto finora. Tutto iniziò il 29.03.2011 quando il responsabile del servizio approvava il bando di gara per i servizi di videosorveglianza e ronda armata notturna e il 30.08.2011 si provvedeva all'aggiudicazione definitiva dell'appalto all'istituto di vigilanza privata Lavoro e Giustizia. Il 06.12.2011 venne trasmesso al Comune una relazione che riportava le caratteristiche tecniche delle antenne da installare sulla torre. Il responsabile della Polizia Municipale inoltrava una richiesta al Ministero dei Beni e le Attività Culturali, per l'autorizzazione all'installazione. L'08.02.2012 l'istituto di vigilanza Lavoro e Giustizia comunicava la sua impossibilità all'appalto chiedendo l'annullamento della gara. Il Comune di Pietramelara, qualche giorno dopo, prendeva atto dell'annullamento della gara, precisando che i motivi non sono addebitabili al Comune stesso; il Ministero dei Beni e le Attività Culturali, per la dovuta ed indispensabile autorizzazione per l'installazione, non si è espresso in merito. L'istituto di vigilanza Lavoro e Giustizia chiede un risarcimento complessivo di €. 4.051,59, di cui € 2.556,53 in danni quantificati quali esborsi ingiustamente sostenuti per la stipula del contratto di appalto mai avvenuta. Attualmente l'appalto per i servizi di videosorveglianza e ronda armata notturna è nelle mani di un'altra ditta, ma la vicenda non è ancora molto chiara: sono passati mesi, ma di vigilanti e telecamere neppure l’ombra. Cos'altro si aspetta a prendere provvedimenti? Se a qualcuno è sfuggito, Pietramelara è in piena emergenza legalità!
 
Andrea De Luca