13 novembre 2012

Ad Alife apre ufficialmente i battenti la sede in sostegno del candidato “rottamatore” .




Michele Di Gregorio
ALIFE. Sull’onda dell’entusiasmo per quanto si sta avverando nel nostro Paese Italia, finalmente un’ondata di cambiamento, mercoledì ad Alife apre ufficialmente i battenti la sede in sostegno del candidato alle primarie Matteo Renzi. La sede  collocata in Piazza Vescovado  da mercoledì si animerà di sostenitori del sindaco di Firenze. Nata dall’impegno del coordinatore cittadino Michele Di Gregorio coadiuvato dai referenti del comitato “Il Matese per Renzi” Giuseppe Santagata e Gianluca Pascarella, vuole essere un punto di incontro per tutti i giovani e i meno giovani che oggi sono lontani dalla politica e che vogliono sentirsi partecipi attraverso il sostegno a Matteo Renzi.  Ha voluto fortemente il confronto - ha ribadito il coordinatore del Comitato “Il Matese per Renzi”- e l'ha dominato dall'inizio alla fine.“ Con la presentazione dei candidati sul modello di 'x-factor', inizia  la sfida tv dei candidati alle primarie del centrosinistra su Sky. Se il confronto delle urne lo decidesse la performance in tv, Matteo Renzi staccherebbe gli avversari di netto: perfetto nei tempi serrati, il sindaco di Firenze è stato  l’unico a rispondere alle domande senza essere riportato sui binari dal bravo moderatore Francesco Semprini: come apriva bocca ci si aspettava il colpo ad effetto, come quello geniale sulle tasse: «Avete presente Equitalia? Io farò il contrario». «Equitalia ha dato l'impressione di essere forte con i deboli e debole con i forti. Ha dato impressione di andare solo a caccia dei piccoli evasori». Poi Matteo Renzi ha continuato:«Chi si candida ha l'obbligo di dire ciò che ha già fatto: noi a Firenze abbiamo abbassato le tasse da 0,3 a 0,2 perchè di tasse l'Italia sta morendo. Così Matteo  risponde alla domanda se da premier abbasserà le tasse. «Rispetto Tabacci e la sua storia che ora gli ha permesso di distribuire poltrone, con Monti di là e Casini qua. Bisogna però ridurre i posti e non solo i costi». Così Renzi replica a Bruno Tabacci che aveva denunciato il fatto che dieci ministri sono pochi. «Nell'alleanza che abbiamo in testa non ci dovrebbe essere Casini. Di Casini ne abbiamo abbastanza dei nostri».
Pietro Rossi