16 settembre 2012

FARE AMBIENTE: CONVEGNO A TRENTOLA SULL’EMERGENZA RIFIUTI



Maria Raffaela Marciano, responsabile cittadina dell’associazione, annuncia un dibattito ad hoc per la fine di ottobre. Si discuterà anche della piaga ‘roghi tossici’. Trovare una sistemazione per le montagne di rifiuti prodotti dai paesi industrializzati rappresenta oggigiorno un problema planetario: altissimi sono i costi ambientali che ne derivano, mentre lenti sono i tempi che porteranno alla piena attuazione della politica delle 4R - Riduzione, Riutilizzo, Riciclaggio, Recupero di energia – che è alla base della strategia adottata dalla Comunità Europea. La riduzione della produzione dei rifiuti a monte costituisce la prima e fondamentale questione da affrontare. Su questo tema di grande importanza, e straordinariamente attuale, verterà il seminario “Riduzione e Prevenzione della Produzione dei Rifiuti”, organizzato dalla costola trentolese di “Fare Ambiente”. Il dibattito, che si terrà alla fine di ottobre, sarà moderato dalla dottoressa Maria Raffaela Marciano, responsabile cittadina del ‘movimento ecologista europeo’, e vedrà protagonisti il dottor Gennaro Caserta e l’avvocato Francesco Della Corte, rispettivamente responsabile provinciale e responsabile regionale di Fare Ambiente. Prevista anche la presenza di tecnici ed esperti in materia. “A Trentola Ducenta l’azione del movimento continua nel solco della sensibilizzazione della coscienza civica della nostra comunità”, dichiara Marciano. “La  riduzione dei rifiuti  a monte è la priorità assoluta, come ribadito nell’ultima direttiva sui rifiuti divulgata dall’Unione Europea. Negli ultimi tempi sono state tante le proposte innovative, realizzate anche con grande successo proprio per far fronte a questa grave emergenza ambientale. Ad esempio, la scelta di puntare sugli erogatori dell’acqua potabile pubblica si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia: un segno di responsabilità e di rispetto per l’ambiente, che si traduce anche in un forte risparmio per le tasche dei cittadini. Inoltre, nella nostra zona si sta diffondendo la psicosi da ‘acqua di rubinetto’, che spinge ogni anno le persone all’acquisto e al consumo di migliaia di litri di acqua confezionata. La soluzione dell’acqua pubblica invece, a costi risibili per la popolazione, produrrebbe diversi vantaggi”. Infine, l’incontro servirà anche a fare il punto della situazione sui continui roghi di rifiuti segnalati nella devastata area della provincia di Napoli – estesasi purtroppo anche a parte del casertano - che prende il nome di “terra dei fuochi”. I responsabili regionali e provinciali di Fare Ambiente stanno lavorando ad una bozza  di intervento legislativo da presentare in autunno: tra le richieste inserite, l’inasprimento delle pene, il coinvolgimento diretto dei comuni, un migliore monitoraggio del territorio per preservarlo dal pericolo di potenziali roghi.