14 agosto 2012

Il Sindaco e la maggioranza consiliare del comune di San Potito Sannitico fanno chiarezza sulla questione IMU e relative aliquote applicate.


Francesco Imperadore
SAN POTITO SANNITICO. In merito agli attacchi della minoranza consiliare, sull'aumento dell'IMU, il Sindaco di San Potito Sannitico Francesco Imperadore ha fatto notare che con il Decreto Monti ( D.L. 201 del 6 dicembre 2011), è arrivata l’attesa manovra finanziaria  “manovra anti-crisi” del governo. La norma interviene radicalmente sulla gestione finanziaria dei Comuni. Questa  volta con maggiore peso sia sul lato delle entrate che su quello delle spese. Tra le tante voci oggetto del decreto, sicuramente l’introduzione dell’IMU e l’ulteriore taglio dei trasferimenti rappresentano i punti di principale interesse per gli enti locali. Infatti, l’imposta municipale (IMU) va a sostituire, tra l’altro, in toto l’ICI, ed è applicata in via sperimentale dal 2012 al 2014. L’anno a regime sarà il 2015. L’impatto maggiore dell’introduzione dell’IMU si ha nella misura in cui il decreto prevede un rialzo (mediamente del 60%) dei moltiplicatori da applicare alla rendita. In  questo modo la base imponibile sulla quale applicare l’aliquota aumenta notevolmente. Occorre però chiarire che fino all’applicazione dell’aliquota base, ossia il 4 per mille per l’abitazione principale ed il 7,6 per mille per gli immobili diversi dall’abitazione principale, il maggior gettito pagato dal cittadino non produce nessun beneficio a favore del Comune, in quanto lo Stato ha previsto che la variazione del gettito dell’Imu sul bilancio del Comune comporti una pari variazione del Fondo Sperimentale di Riequilibrio . In poche parole  -  se l’Ente introitava euro 100 di Ici e ora si ha un introito di euro 120 di Imu, il maggior gettito di euro  20 ( applicando l’aliquota di base) comporta la rispettiva riduzione di 20 dello stesso Fondo Sperimentale di Riequilibrio. La proposta del gruppo consiliare di minoranza” Tradizione e Innovazione”  non può trovare accoglimento in quanto, anche se condivisibile, in linea di principio, purtroppo cozza con la realtà e rimane solo una proposta demagogica. Chi amministra una comunità ha la responsabilità di assicurare e garantire servizi fino ad oggi offerti ai cittadini,  sostenere le fasce più deboli, sostenere e favorire la crescita economica della città, confermare gli interventi e le iniziative per lo sviluppo di tutto il Paese (dalle professioni all’indotto, alla valorizzazione della “tipicità”, fino all’incremento dei valori immobiliari che beneficeranno di un paese “appetibile”. La richiesta del gruppo di minoranza, afferente la riduzione delle aliquote Imu , effettuata  a mezzo affissione di pubblici manifesti, è stata oggetto di valutazione da parte del Responsabile del servizio finanziario, su impulso del Sindaco,  il quale l’ha “ bollata” come insostenibile per garantire i servizi essenziali.  La eventuale  riduzioni di aliquota deliberate dall’Ente locale  gravano interamente sulla quota comunale. Le agevolazioni Imu, infatti, non possono intaccare la quota riservata all'erario. Quindi, il costo delle agevolazioni rimarrebbe  a carico dell'ente. In pratica, sarebbe il Comune a pagare l'Imu allo Stato. L’amministrazione Imperadore per salvaguardare e garantire i servizi offerti fino ad oggi ai cittadini ha provveduto a confermare la vecchia aliquota Ici  (cinque per mille)  fissata per la prima casa in essere nel 2008.  Secondo uno studio effettuato dall’area finanziaria dell’Ente tale scelta comporterà di fatto la reintroduzione della vecchia imposizione (ICI sulla prima casa) con il medesimo carico fiscale senza aumenti. Infatti le nuove agevolazioni e detrazioni recepite con apposito regolamento approvato in Consiglio Comunale  dalla sola maggioranza sterilizzeranno di fatto il rialzo (mediamente del 60%) dei moltiplicatori da applicare alla rendita. Tutte le altre imposte , tasse, tariffe ecc per l’anno 2012  sono state confermate dalla Giunta e dal Consiglio Comunale ( sola maggioranza) senza apportare alcun aumento. L’amministrazione  comunica che è in atto l’istituzione del C.U.A finalizzato al contenimento della spesa pubblica. Si conclude , infine, invitando i cittadini a monitorare l’incidenza della pressione tributaria locale  sui contribuenti  del Comune di San Potito Sannitico rispetto ai comuni limitrofi nonché rispetto al valore regionale e nazionale direttamente dal sito ufficiale del  Ministero degli Interni. Il risultato sarà molto interessante.    

Pietro Rossi