22 agosto 2012

IL 70% DEI CITTADINI DI BAIA LATINA FIRMA LA PRESENTAZIONE DEL REFERENDUM PER L’ABOLIZIONE PARZIALE DELLE INDENNITA’ AI PARLAMENTARI.


Michele Santoro
BAIA LATINA. Con circa 2000 elettori aventi diritto e con circa 1600 cittadini che di volta in volta si recano a votare, probabilmente a Baia e Latina con 978 firme per un referendum, mai si sarà realizzato tale risultato, ma quasi certamente con la percentuale del 70 % dei votanti abituali è stato raggiunto un traguardo storico sia per il piccolo centro della Media valle del Volturno che per la Provincia di Caserta e forse per l’intera Regione Campania. Il risultato ottenuto per la raccolta delle firme per la presentazione della richiesta referendaria riguardante l’abolizione parziale delle indennità parlamentari, dichiara Michele Santoro Sindaco del Comune di Baia e Latina, rappresenta per chi si è impegnato a sensibilizzare i cittadini, in assenza di qualunque tipo di pubblicità ufficiale, un risultato incredibilmente straordinario di partecipazione popolare che dimostra come i cittadini siano attenti e sensibili verso problematiche che li interessano personalmente, ma soprattutto dimostra, se ve ne fosse stato bisogno, che i cittadini se opportunamente informati non si sottraggono alla partecipazione ed alle proprie responsabilità. Siamo fieri, continua Michele Santoro, di aver raggiunto nel nostro Comune percentuali del 70 % di sottoscrittori dimostrando l’interesse verso i problemi generali della riduzione della spesa pubblica iniziando da alcuni privilegi della “casta” verso la quale penso che i cittadini abbiano perso qualsiasi rapporto di fiducia considerato la distanza oramai abissale che interpone gli eletti agli elettori. La cosiddetta “casta” a causa di questa orribile legge elettorale di cui è la naturale discendenza, oggi, non rappresenta alcun interesse del territorio per la quale è stata eletta (pardon nominata), e di conseguenza non viene considerata dagli elettori quale punto di riferimento. Siamo convinti, conclude Michele Santoro, che il traguardo raggiunto, significa che i cittadini di ogni estrazione sociale  consapevole dei privilegi della “casta” hanno voluto fortemente e spontaneamente inviare un forte segnale ai nostri governanti nel ribadire che siamo stufi dei teatrini e delle continue spartizioni di poltrone per poi dedicarsi completamente alla realizzazione di attività personali dimenticandosi del popolo elettore. Abbandonando il territorio, di cui si è espressione, al proprio destino. I mutamenti continui e rapidi della società moderna, non trovano corrispondenza nei mutamenti della politica, e dei politici ancorata ancora a schemi vecchi e tradizionali  fuori dalla realtà moderna in cui viviamo. Il tradizionale modo di porsi, per la risoluzione dei tanti problemi della nostra società, non trova corrispondenza nelle esigenze soprattutto delle giovani generazioni. Occorrono immediate contromisure, per porre un freno ad un insano percorso, dominato dall’emulazione dell’avidità, dell’iniquità e della sopraffazione. Quindi oggi più che mai è necessario agire affinché il merito, l’etica, la democrazia e l’equità siano alla base di una nuova legge elettorale che ponga l’elettore al centro del dibattito e che consenta a tutti noi di poter scegliere liberamente e democraticamente i nostri rappresentanti.

Pietro Rossi