17 luglio 2012

Novità in materia di responsabilit à solidale degli appaltanti.

Tra le novità della recente Riforma del lavoro, si segnalano le innovazioni dell'obbligo solidale gravante sull'appaltante per i crediti retributivi e contributivi dei dipendenti dell'appaltatore. Secondo l'articolo 29 del d.lgs. 276/2003, il dipendente dell'appaltatore o di ogni subappaltatore, così come l’ente previdenziale, si può rivolgere direttamente all'appaltante per richiedere il pagamento delle retribuzioni e dei contributi, senza neppure interpellare preventivamente il datore di lavoro appaltatore. La norma ha consentito una consistente agevolazione per il recupero dei crediti dei dipendenti dell'appaltatore che hanno potuto chiamare in giudizio l'appaltante, costituti solitamente da un ente pubblico o privato più solido finanziariamente, reclamando ed ottenendo in un gran numero di casi soddisfazione per le proprie legittime pretese. La legge n. 92 del 28 giugno 2012, che entrerà in vigore mercoledì 18 luglio, è intervenuta con due notevoli modificazioni. La prima prevede che il committente imprenditore sia convenuto in giudizio per il pagamento necessariamente insieme all'appaltatore e con gli eventuali ulteriori subappaltatori. Il committente potrà, poi, eccepire, il beneficio della preventiva escussione del patrimonio dell'appaltatore. In questo modo, anche qualora il giudice accertasse la responsabilità solidale di tutti gli obbligati, la successiva azione esecutiva potrà essere intentata nei confronti del committente solo dopo aver sperimentato l’escussione del patrimonio dell'appaltatore e degli eventuali subappaltatori senza trarne frutto. L'appaltante pagherà, dunque il lavoratore, solo dopo che quest’ultimo avrà dimostrato che l'appaltatore non ha materialmente i mezzi finanziari per farlo. Questa norma affievolisce il meccanismo di garanzia dei crediti dei lavoratori, rendendo più contorto, lungo ed incerto il percorso e meno effettiva la tutela. La seconda innovazione attribuisce ai contratti collettivi nazionali di lavoro la possibilità di fissare metodi e procedure con cui l'appaltante possa esercitare sulla impresa appaltatrice controlli per verificare la correttezza delle procedure eseguite, e conseguentemente liberarsi della responsabilità solidale. Il legislatore, quindi, autorizza le parti sociali ad individuare soluzioni che realizzino una tutela dei lavoratori impiegati negli appalti in forme diverse dagli attuali sistemi di controllo finalizzati a prevenire le irregolarità e gli inadempimenti retributivi negli appalti.
 
Studio Legale Carozza