27 maggio 2012

Giovani e la legalità esperti a confronto in un Convegno a Baia Latina.


Michele Santoro
BAIA LATINA. Nel nuovo edificio Scolastico di Baia e Latina, si è tenuto l’interessante convegno “I giovani e la Legalità” al quale sono intervenuti   Federico De Pandis attivissimo presidente dell’Associazione   Culturale “Alto Casertano” il Arturo Veccia,   Stefania Pacelli, Antonio Corbo  Consigliere della Corte di Cassazione, Paolo Di Marzio  G.I.P. presso il Tribunale di Napoli e Rosa Italiano Responsabile del Centro per l’Impiego di Piedimonte Matese. II tema dei i giovani e la legalità, legato alla sicurezza, ha ribadito Michele Santoro Sindaco di Baia e Latina,  costituiscono uno dei problemi all'ordine del giorno delle nostre comunità, soprattutto se il tema della legalità e della sicurezza non li vediamo soltanto in negativo come mancanza del crimine, che pure è già un aspetto positivo, ma lo vediamo anche dal punto di vista creativo, dal punto di vista proprio di quella tutela del benessere generale che si può avere soltanto in una comunità in cui vi sia la certezza del diritto, in cui ci si senta garantiti dalle istituzioni e dalle altre persone all'interno di tutta la comunità in quanto vi è rispetto delle regole. E' una questione che ovviamente ogni comunità si pone da sempre, continua Michele Santoro, che nel tempo contemporaneo assume anche delle connotazioni particolari, diverse, perché la nostra è sicuramente una società in grande trasformazione, in cui la comunità stessa si amplia, nuove persone arrivano portatrici di nuovi diritti, prima di tutto, ma anche di costumi e di modi di intendere le relazioni diverse dai nostri tradizionali e quindi siamo chiamati ad uno sforzo, ad un impegno anche interpretativo superiore al normale. E allora consentitemi di dire che la legittimità è garantita dal costume, dal senso etico, morale di una comunità, delle singole persone anche dentro alle istituzioni, ma deve essere garantita anche da leggi chiare. Troppo spesso si vuole il politico come persona che ti evita la fila alla ASL o ti rilascia l’autorizzazione ad aprire un negozio. Tutto questo deprime la democrazia, ce la toglie, nega un diritto che ci spetta. In questo scorcio di attività amministrativa, circa 12 mesi, abbiamo varato a Baia e Latina circa 10 Regolamenti; lo abbiamo fatto per evitare al politico di decidere in assenza di regole, in base al solo personale arbitrio. Quanto accade a Roma, conclude Santoro, non fa ben sperare sul futuro del nostro paese. Siamo allarmati e preoccupati, ma, aldilà degli esempi negativi, lo sforzo di ognuno di noi, che è al servizio dello Stato, è di dare il buon esempio;  così come sempre più ai nostri elettori dobbiamo chiedere di fare scelte non per un tornaconto personale, ma per rispetto dei diritti e dello Stato di diritto. Una democrazia conserva la sua libertà e vitalità se c’è una comune, collettiva assunzione di responsabilità. Bisogna fare enormi sforzi, conclude Michele Santoro, prima con noi  e poi nel sociale se vogliano vincere questa ardua e impari lotta contro la criminalità. Bisogna che impariamo ad essere civili nei comportamenti, credere nel lavoro che si fa, avere desiderio e voglia di cambiare.   

        Pietro Rossi