09 maggio 2012

DAI NEURONI SPECCHIO ALL’ACTION OBSERVATION TREATMENT: UN ESEMPIO DI RICERCA TRASLAZIONALE


Si terrà venerdì 11 maggio, presso il Polo Didattico dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli(IS), il Corso ECM “Dai neuroni specchio all’action observation treatment: un esempio di ricerca traslazionale”. I Proff.ri Francesco Pierelli e Giovanni Buccino, curatori scientifici del corso, con questo evento mirano a divulgare le scoperte più recenti relative al sistema motorio, acquisite grazie a studi neurofisiologici e di neuro-immagine condotti sia nella scimmia che nell’uomo. Una delle evidenze recenti più interessanti è che il sistema motorio non è solo coinvolto nella esecuzione delle azioni, ma risponde anche a stimoli sensoriali grazie a due tipi di neuroni identificati nel cervello della scimmia: i neuroni canonici ed i neuroni specchio. Nel corso del convegno, Il Prof. Rizzolatti, neurofisiologo di fama internazionale, scopritore dei neuroni specchio, terrà una lezione magistrale in cui farà il punto sulle nostre conoscenze relative alle proprietà ed alle funzioni di questi neuroni con proprietà visuomotorie.  Negli ultimi anni, il sistema dei neuroni specchio è stato studiato in maniera approfondita anche nell'uomo e lo stesso Prof. Buccino ne ha dimostrato il coinvolgimento in una serie di processi cognitivi, come la comprensione delle azioni e la codifica delle intenzioni che sottendono le azioni altrui. Di grande interesse per il corso ECM, dunque, è l’aspetto del coinvolgimento dei neuroni specchio nell’apprendimento osservazionale poiché a partire da questa scoperta è stato elaborato un nuovo approccio riabilitativo noto come Action Observation Treatment (AOT) che consiste nel far osservare ai pazienti delle azioni quotidiane perché poi le eseguano al meglio delle loro possibilità motorie. Questo trattamento si è dimostrato efficace nei pazienti con ictus cerebrale cronico; non solo, un trattamento AOT di quattro settimane porta miglioramenti significativi ed induce ad una riorganizzazione delle aree motorie, evidenziabile con la risonanza magnetica funzionale. L’AOT è stata applicata con successo anche alla riabilitazione nei pazienti con Malattia di Parkinson e a quelli interessati da patologie non neurologiche, per esempio nella riabilitazione  motoria dell’arto inferiore in pazienti sottoposti ad intervento di protesi d’anca o di ginocchio e nel recupero delle funzioni dell’arto superiore in bambini affetti da paralisi cerebrali infantili.  I risultati di questi studi saranno presentati, durante il Corso ECM, da alcuni dei ricercatori che, con il Prof. Buccino, hanno direttamente contribuito alla loro raccolta ed interpretazione: i Proff. Ana solodkin e Steven Small dell’Università di Los Angeles, il prof. Binkofski dell’Università di Aachen e la prof.ssa Fazzi dell’Università di Brescia.

Uff. Stampa Neuromed