16 marzo 2012

IL COMUNE DI ALIFE TORNA AD ESSERE VIRTUOSO


Giuseppe Avecone
Alife – Il Comune di Alife era stato assoggettato, nell’esercizio finanziario 2011, all’applicazione della sanzione per il mancato rispetto del patto di stabilità interno 2010 attraverso la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio per 102.555,00 euro (decreto del 24 novembre 2011). Ora questa sanzione è stata disapplicata, con apposito decreto firmato dal Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, l’8 marzo scorso, giacché il Comune di Alife è riuscito a fornire i dati necessari, e mancanti, al rendiconto dell’esercizio 2010 (il Comune di Alife, con nota n. 15732 del 30 dicembre 2011, ha prodotto una nuova certificazione attestante il rispetto del patto di stabilità 2010 sulla base di dati definitivi, in sostituzione della stessa certificazione trasmessa dalle amministrazioni precedenti, la quale ne attestava il mancato rispetto, poiché predisposta sulla base di dati provvisori). “Il rientro nel patto di stabilità è un merito di questa amministrazione comunale – tiene a precisare il Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone – ed il nostro Comune per il 2011 è tornato ad essere un paese virtuoso”. Per ben tre volte il Sindaco Avecone di persona, accompagnato dai componenti della sua squadra di governo, si è recato nella città di Roma al Ministero (referente è stato il dr. Castaldi), consegnando di persona gli atti contabili e fornendo tutte le delucidazioni necessarie, affinché si rientrasse nei rigidi criteri del patto interno di stabilità: patto che era stato sforato poiché le precedenti amministrazioni comunali non avevano provveduto a rendicontare secondo i modi, ed i termini, richiesti dalla legge. In particolare, per il rendiconto 2010, i dati contabili si sarebbero dovuti trasmettere entro il mese di marzo del 2011, al massimo entro il mese di dicembre 2011, cosa che ha fatto l’amministrazione comunale Avecone, riuscendo così a recuperare non solo la sforatura del patto, e tutte le conseguenze giuridiche che esso porta, ma anche a riscattare a bilancio comunale la sanzione che ne è scaturita (euro 102.555,00).  “Le sanzioni non sono state applicate, allora, erroneamente da parte del Ministero, ma in maniera giusta e coerente – aggiunge Avecone. Questa amministrazione comunale in soli sei mesi è riuscita a raddrizzare questa grossa criticità”.
Pietro Rossi