12 novembre 2011

Musicantiqua con l'Ensemble Dramsam

 Ensemble Dramsam
CASERTA. L’Autunno Musicale di Caserta con un concerto dell’Ensemble Dramsam in calendario sabato 12 novembre ore 20.00 presso la Chiesa di S. Marco Evangelista a Casola di Caserta nell’ambito del ciclo Musicantiqua. Il programma Poi che volse la mia stella /  fortuna della “cantare italiano” tra medioevo e barocco: musiche di Magister Guglielmus, Bartolomeo Tromboncino, Philippe Verdelot, Giorgio Mainerio, Andrea Antico da Montona, Andrea falconieri, Francesco Caccini e  Tarquinio Merula.L’Ensemble Dramsam, nasce a Gorizia nel 1983, deve il suo nome ad un toponimo latino, di oscuro etimo, appartenuto ad un piccolo ed antichissimo borgo alle pendici del Carso goriziano ed è formato da  musicisti professionisti nel campo della musica antica. E’ diretto da Giuseppe Paolo Cecere e  si propone lo studio e l’interpretazione del patrimonio musicale medievale attraverso una accurata mediazione tra rigore filologico ed approccio artistico. Particolarmente attento alla dimensione organologica, l’Insieme dedica particolare cura alla ricostruzione ed all’utilizzo di copie di strumenti storici, proponendosi un utilizzo dell’apparato strumentale consono alle diverse epoche, ai repertori musicali ed ai contesti culturali. In questi ultimi dieci anni i musicisti del Dramsam hanno tenuto concerti nelle principali città italiane e per importanti istituzioni culturali europee ed extraeuropee. Dal 1985 si dedica attivamente alla diffusione del patrimonio musicale medievale di area linguistica romanza e nel 1988 è tra i fondatori dell’Accademia Jaufrè Rudel di studi medievali. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, radiofoniche e televisive di musica antica ed ha collaborato a produzioni di musica contemporanea sia in esecuzione live che in incisioni discografiche.

Nota al programma
Quando il trovatore Marcabru (XII sec.)  apre il suo sirventes  “Pax in Nomine Domini “ citando se stesso come l’autore sia dei versi che della musica forse  segna simbolicamente l’aprirsi di un’epoca: quella della intenzione di esprimere contenuti poetici soggettivi sui due versanti della musica e della poesia. Contenuti, forme e modelli certamente soggettivi eppure in grado di  essere recepiti, colti e fatti propri con una certa facilità.  Facilità forse favorita dalla semplicità formale , dalla agilità e flessibilità di un nuovo modello artistico alla portata di tutti - anche se forse solo apparentemente Canzone null’altro è se non opera compiuta di chi compone con arte parole armonizzate per una modulazione; tanto le canzoni dunque, quanto le ballate, i sonetti e le parole tutte che in qualsiasi forma metrica sieno armonizzate in lingua volgare e regolare potremo dire esser canzoni…..affermo che tra le forme poetiche volgari una è somma, quella che si chiama canzone per eccellenza. “ ( Dante Alighieri – De vulgari eloquentia ). La canzone , la breve composizione lirico-musicale a carattere strofico , il cui testo è scritto nella lingua volgare , parlata e compresa da tutti e che tratta argomenti di natura diversa affidandoli a forme variabili a seconda delle tematiche del contenuto, si diffonde rapidamente in tutta l’Europa medievale fondendosi con i modelli preesistenti e generandone di nuovi. Si afferma quindi un elemento poetico-musicale che accompagnerà lungamente la storia della musica , il ritornello, l’elemento fisso (liricamente o musicalmente) spesso facile da memorizzare e ripetere. La musica si trova spesso ad essere concepita più come un'estensione della parola poetica che come una struttura indipendente, a se stante e polifonicamente organizzata. Questo modo di cantare spesso si avvale di un  accompagnamento strumentale  sostenuto prevalentemente, in epoca rinascimentale, dalla viola e dal liuto, o dalla lira da braccio. L’invenzione della stampa musicale permetterà alla canzone una diffusione internazionale, diffusione che in parte contribuirà all’emergere degli stili nazionali. Il divenire polifonico della canzone  pare segnato da ciclicità che ogni tanto paiono volerla ricondurre all’originale semplicità trobadorica della monodia accompagnata, accade con le frottole intavolate per liuto e voce, accade con le canzoni del primo seicento a canto e basso continuo, e continua regolarmente ad accadere fino ai nostri giorni quando dal frastuono riescono ad emergere figure sfumate di poeti in musica  alle cui facili composizioni anche i più raffinati e smaliziati cultori della musica d’arte consegnano, spesso con qualche oscuro senso di colpa,  una parte dei loro sentire poetico e dei loro ricordi.

Consulta il programma online www.suonieluoghidarte.com
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INFO –
Segreteria organizzativa - 0823 361801 /  287172328 7168058 autunnomusicalecaserta@virgilio.it
Ingresso libero
Contributo - Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Regione Campania