05 novembre 2011

Le indennità di carica degli amministratori piedimontesi a supporto di interventi nel campo del sociale.


Avv. Vincenzo Cappello
PIEDIMONTE MATESE. Le indennità di carica a cui rinunciano gli amministratori comunali di Piedimonte Matese ancora una volta si rivelano preziose risorse di bilancio a supporto di interventi nel campo del sociale, con due nuove iniziative (in aggiunta già ai piani per il sostentamento di 150 famiglie con lavori di pubblica utilità) finanziate dal comune matesino che ben si sposano con gli obiettivi di un Esecutivo, guidato dal sindaco Vincenzo Cappello, sempre attento a promuovere ogni iniziativa utile a sostenere quei cittadini in situazioni di difficoltà socio-sanitarie, economiche e di inserimento. L’amministrazione comunale ha aderito ad un progetto proposto dall’Asl Sert di Piedimonte : un programma per l’inserimento socio-lavorativo di un cittadino che vive una condizione di disagio psico-fisico, la cui attività in un centro di recupero verrà retribuita per tre mesi. La delibera di Giunta n.222 dello scorso 19 ottobre dà il via libera al progetto che prevede la compartecipazione finanziaria del Comune  per il 50% delle somme necessarie, spesa a cui si attinge ai fondi derivanti dalla rinuncia di stipendi e gettoni di presenza messa in atto fin dal 2007 da primo cittadino, assessori e consiglieri, e che è sempre stata un’importante risorsa economica (circa 100mila euro l’anno) da dedicare lodevolmente ad attività rivolte al sociale, com’è stato in questi anni per il contrasto alla povertà e il sostegno per le fasce più deboli della cittadinanza, evitando la semplice elemosina ma pagando un corrispettivo per una serie di lavori pubblici svolti.   Il Comune ha voluto inoltre dare il proprio aiuto economico alle famiglie che si trovano ad affrontare problemi per i pagamenti delle tasse universitarie dei figli. Dopo la delibera di Giunta dello scorso settembre è stata già avviata la liquidazione di spesa per questo intervento di solidarietà sociale per cui il Governo cittadino attingerà sempre alle indennità di carica mirando a garantire a tutti il diritto allo studio, nel più ampio progetto di migliorare, anche se temporaneamente, le condizioni di vita di chi attraversa condizioni di precarietà.

Michele Menditto