28 agosto 2011

PARTE LA SECONDA FESTA DEL CATUOZZO A PIEDIMONTE MATESE.


catuozzo
PIEDIMONTE MATESE.  Partita con  l’accensione del “catuozzo” la seconda edizione della Festa del Catuozzo organizzata a Piedimonte Matese in Largo Pioppetelli dall’Associazione “Amici del Catuozzo” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Piedimonte del Matese, la Comunità Montana  e il Parco Regionale del Matese. Una festa particolare di dieci giorni con canti, musica, balli popolari e buona gastronomia con piatti e sapori di un tempo, che propone un viaggio nel passato alla riscoperta di tradizioni e mestieri antichi come quello del carbonaio con la creazione di un vero e proprio “catozzo” da usarsi alla fine dell'evento per preparare una sontuosa brace. La festa è il momento per celebrare e raccontare alle future generazioni il lavoro del carbonaio un mestiere in via di estinzione  che ha dato da vivere come fonte di sostentamento a tante famiglie piedimontesi. I carbonai erano in genere intere famiglie che si dedicavano a questo mestiere. Si stabilivano sul posto e vi restavano il tempo necessario per fare il carbone, normalmente sempre diversi mesi. Sceglievano zone di montagna ricche di buon legname. Per prima cosa costruivano la capanna con terra e legna e poi Iniziavano i lavori. Si abbattevano gli alberi, si tagliavano i tronchi a pezzi e si costruivano i "catuozzi". I catuozzi erano dei mucchi di legna sistemati secondo determinati criteri con molta maestria. Al centro veniva lasciato un vuoto che fungeva da camino. Una volta acceso il "catuozzo" doveva essere alimentato due o tre volte di giorno e di notte con pezzi di legna di piccole dimensioni. I "catuozzi" venivano ricoperti di terra e venivano fatti bruciare per circa una settimana. Alla fine si toglieva la terra e si raccoglieva il carbone, che, messo nei sacchi di tela, veniva venduto all'ingrosso. Terminato il lavoro, venivano smontate le "baracche" ed i carbonai si trasferivano in altri posti per ricominciare daccapo il lavoro. Come mezzi di trasporto della legna usavano soprattutto i muli, animali resistenti e adatti a muoversi nelle zone montuose. Oggi il mestiere di carbonaio è quasi del tutto scomparso, nella nostra zona vi sono alcune famiglie che si dedica ancora a questo lavoro.
Pietro Rossi