GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – “Patriota” e “patriottico” sono parole da tempo in disuso in Italia in ragione di evoluzioni o involuzioni storiche e non. Per fortuna il 150° dell’Unità, in barba ai leghisti, sta facendo riscoprire il “senso di appartenenza” e dunque un minimo di “amor patrio”, sicché siamo ai soliti eccessi del Bel Paese: o niente o tutto. In quest’ottica andrebbe interpretato il grazzanisano “sabato superpatriottico” corrispondente al 28 maggio di quest’anno del Signore 2011. La data, nel calendario delle manifestazioni coordinate dall’amministrazione comunale per il grande anniversario civile, risultava riservata ad un evento a cura dell’Associazione “Tre Grazie” in tandem con la sede associata dell’Itis “G.C.Falco”, ma - per motivi vari non escluso un debole coordinamento – poi annullato. Nessun grave problema. Infatti, il supersabato patriottico resterà tale, giacché ben due importanti manifestazioni sono state confermate ed organizzate. Alle ore 10 del mattino il sindaco, Pietro Parente, guiderà la cerimonia di intitolazione del ponte sul Volturno che collega la sp 333 alla provinciale che porta alla frazione Brezza: un avvenimento a lungo atteso che finalmente si realizza. Anni fa fu addirittura indetto, in ambito scolastico, un concorso per la denominazione del “ponte”: paradossalmente venne fuori che scolari e studenti, in un moto di eccezionale creatività, avrebbero preferito chiamarlo “ponte Volturno”. Pensate! Il flop, però, adesso è risolto, avendo inteso gli amministratori siglare per sempre la straordinaria ricorrenza “patriottica”, appunto. Di qui, l’accorta e preventiva fase di rifacimento del look (attintatura dei due parapetti, illuminazione ex novo…) e quindi la festa del 28 maggio con tanto di bandiere, file di scolaresche, discorsi del primo cittadino e di qualche storico locale. Alle 18, nella sala consiliare, nel contesto del Progetto “Piccoli artisti in scena”, il Circolo didattico, guidato dalla dirigente Silvana Valletta, si mobiliterà alla grande con la rappresentazione teatrale “Viaggio nella memoria: l’Unità d’Italia”: in effetti, la recitazione ripercorrerà la storia italiana partendo dall’Accordo di Plombieres (1858) all’Incontro di Teano; si tratterà di un brillante musical fondato su “un notiziario storico a scandire il ritmo degli eventi” che sfociarono nella nascita del Regno d’Italia”. Molti gli attori e le attrici “in erba” che han fatto le prove con forte passione; impegnatissimi i docenti in funzione di registi; parecchi i tecnici che han curato scenografie, preparazione dei costumi d’epoca e vari altri interventi e supporti tecnologici; spasmodica attesa dei genitori e degli altri familiari armati di macchine fotografiche e telecamere per documentare il debutto artistico dei piccoli. Le drammatizzazioni - si sa – esercitano una notevole presa sui fanciulli, in quanto consentono l’interiorizzazione di valori e profondi pensieri “entrando nella parte” dei personaggi, siano essi del mondo della favola o della tremenda storia. Sì, tremenda! Alla vigilia del “Viaggio nella memoria” si è diffusa infatti la notizia del ferimento, in Libano, di un militare brezzano: la cronaca, per un girono, ha avuto il sopravvento sulla storia e in paese tutti sperano che lo sfortunato giovane, vittima di un attentato, guarisca e guarisca presto.