01 aprile 2011

Proposta di legge per modificare il nome della Seconda Università degli Studi di Napoli.


CASERTA. Come Comitato pro Università di Caserta, facciamo riferimento all'iniziativa del candidato Sindaco Pio del Gaudio con la quale annuncia di aver chiesto ai parlamentari Pdl "di redigere un’apposita proposta di legge per modificare il nome della Seconda Università degli Studi di Napoli". Riteniamo, invece, che vada sostenuta e rafforzata l'iniziativa del Presidente della Provincia Zinzi, di fare, d'ora in poi, continua, costante e unitaria pressione in tal verso sulle baronie della Seconda Università che si oppongono ancora a questa ridenominazione, avvertendo le stesse che è tempo di trasformare il nome Sun in Università di Caserta. Quest'ultima scelta rimane, infatti, una buona e positiva partenza per rivendicare un diritto che il potere accademico ci nega da sempre: quello di vedersi riconosciuto il diritto di appartenenza, di identità e di territorialità. Questa iniziativa della Provincia, se allargata stabilmente non solo alle forze associative più interessate – ieri quasi tutte presenti in aula alla conferenza stampa – ma, doverosamente, anche ad altre forze istituzionali, sindacali, professionali, economiche, può diventare un contraltare efficace e valido al Senato Accademico, specie se la civitas casertana provinciale recupera un po' dello spirito civico che caratterizzò, con Nogaro, la lotta per il suo insediamento. Nessuna polemica la nostra, ma solo far porre l'attenzione che l'idea dell'iter legislativo lascia il tempo che trova, laddove esso darà al Senato Accademico universitario l'alibi di aspettare il responso parlamentare che non solo arriverebbe, ove mai, alla calende greche ma resterebbe del tutto inefficace in quanto è stato chiarito, infatti, che rimane unico soggetto abilitato al cambio del nome, il Senato Accademico così come ufficializzato da tempo, dall'Ufficio VII Commissione del Senato con atto a firma dell'on. Possa che recita: " per quanto concerne il cambio di denominazione, l'Ateneo può provvedere su delibera degli organi competenti, dell'università. Non occorre quindi un atto legislativo, conformemente a quanto verificato per l'università Bicocca di Milano". Mai come questa volta vale il divide et impera.

per il Comitato pro Università di Caserta

-Pasquale Sarnelli -