27 marzo 2010

AFFISSIONE SELVAGGIA UN VERO E PROPRIO SCEMPIO AMBIENTALE.


BAIA LATINA. In queste ore volge al termine la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Caserta ed il Consiglio Regionale della Campania. E’ deplorevole, per chiunque si accinge a percorrere le strade della Media Valle del Volturno ed attraversare gli incantevoli centri urbani, assistere ad una devastazione totale dell’immagine dell’ambiente e del territorio perpetrato dai diversi candidati aspiranti consiglieri provinciali e regionali con l’affissione dei manifesti per propagandare la loro immagine. L’affissione, “selvaggia” ed incontrollata dei manifesti purtroppo avviene quasi sempre con l’avallo passivo di chi preposto al controllo non effettua il dovuto riscontro. A poco serve che i Comuni si affannano di destinare ad ogni partito ed ad ogni candidato l’apposito spazio per effettuare l’affissione quando poi invece ognuno ignorando sia la norma che il buonsenso affigge i propri manifesti sopra quelli degli altri calpestando ogni aspetto della legalità. E’ Michele Santoro (nella foto), Commissario provinciale dell’Associazione ASTRAmbiente , associazione scientifica per la tutela delle risorse dell’ambiente, a lanciare l’allarme dello scempio ambientale che in questi giorni ignoti, e non tanto, stanno perpetrando a danno del nostro ambiente e del nostro ambiente naturale. E’ un colorificio, dichiara Michele Santoro, vedere le nostre strade, le nostre piazze, i nostri pali della pubblica illuminazione, le nostre cassette ed ogni spazio utile ricoperto di manifesti elettorali affissi in modo illegittimo da parte dei galoppini dei diversi candidati.
Cosi come appare ancora più strano l’immobilismo di alcune amministrazioni comunali di fronte alla violenza subita dai propri territori. L’ambizione e l’aspirazione dell’esercito di candidati, alle elezioni di domenica prossima, fa si che tutti mediante la pubblicità della propria immagine cercano di convogliare i consensi degli elettori prima sul partito di appartenenza poi sulla propria persona, investendo per ciò notevoli risorse economiche. Tutti oggi si affannano ad affiggere i manifesti della propria campagna elettorale. Domani pochi, e noi vorremmo che fossero tutti, saranno gli eletti nei rispettivi consigli provinciali e regionali, ma tutti indistintamente lasceranno il segno della devastazione del territorio. Sarebbe auspicabile conclude Michele Santoro che, terminata la campagna elettorale, tutti sarebbero chiamati al rispetto del proprio ambiente e sarebbero tenuti a ripristinare i danni effettuati non mediante i soliti attacchini ma personalmente in modo da ricordare per molto tempo la devastazione commessa.

Pietro Rossi