24 settembre 2009

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA APPROVA LA PROPOSTA DEL CONSIGLIERE OLIVIERO LEGATA ALLE INIZIATIVE DEL DIRITTO ALLO STUDIO.


Piedimonte Matese. Autorevolezza e grande senso di responsabilità del Consiglio Regionale per le iniziative approvate per fronteggiare i tagli del Governo sulla Scuola pubblica estendendo benefici ai comuni della Media Valle del Volturno che versano in enormi difficoltà. Grazie alla proposta approvata del Consigliere Regionale Gennaro Oliviero (nella foto) saranno utilizzate parte complessiva delle risorse appositamente stanziate in Bilancio per permettere il finanziamento di un’unica azione complessiva per l’offerta formativa della scuola campana dopo i numerosi disagi che continuano a registrarsi per l’avvio dell’anno scolastico, estendendo il provvedimento ai Comuni Montani della Regione, soprattutto quelli del territorio casertano della Media Valle del Volturno. Oggi in Aula, racconta Oliviero, abbiamo dato una prova di autorevolezza e grande senso di responsabilità a sostegno dell’intero universo formativo della scuola pubblica campana. Si è lavorato affinché l’ordine del giorno elaborato potesse avere una propria efficacia ponendo l’accento sull’elevamento delle azioni formative, sulla valorizzazione del personale docente e personale Ata, l’individuazione di fondi da destinare all’edilizia scolastica ed estendere la possibilità di far ricadere, d’intesa con la direzione Scolastica Regionale e il Ministero, il finanziamento dei servizi di assistenza materiale mediante l’utilizzo dei collaboratori scolastici assunti a tempo determinato. Sui tagli inferti dalla Gelmini alla Scuola pubblica, conclude Oliviero, non potevamo fare di meglio, abbiamo strenuamente contrastato un atteggiamento di indisponibilità e d’arroganza di chi non vuole riconoscere il ruolo e l'attività della Pubblica Istruzione nell'ambito del nostro Paese e soprattutto del nostro Mezzogiorno. Non è ammissibile che si continua in un’opera di demolizione senza alcuna riflessione sugli effetti devastanti che pian piano iniziano concretamente a manifestarsi. La Scuola pubblica non è un costo da dover abbattere, rispetto ai silenziosi consensi rispetto ai continui incrementi delle risorse finanziarie per le scuole confessionali.


Pietro Rossi