07 agosto 2009

UN CASERTANO MANDA ALL'ALDILA' COSTANZO E MARIA DE FILIPPI.


San Felice a Cancello. Il vulcanico e dinamico Franco Magliulo, 64 anni- continua a stupire. Giornali, radio e televisioni nazionali ed internazionali in tanti occasioni hanno dedicato a lui ampi servizi. Il Giornale, fondato da Indro Montanelli, Cronaca Vera, e poi ospitate a Piazza Grande(Raidue), Buona Domenica, Mattina 5 e Striscia La Notizia(Canale 5)- solo per citarne alcune. Intervistato persino da una troupe della televisione giapponese. Negli anni scorsi – alla ribalta delle cronache internazionali, per un curioso abbinamento pubblicitario della sua squadra . Lo sponsor- era una ditta di onoranze funebri- e ogni domenica la dirigenza sorteggiava una bara da regalare ai tifosi(una fu subito utilizzata dallo sfortunato vincitore). Non meno curiosa la stampa di un calendario di bare, dove posavano nudi alcuni giocatori della Stellazzurra, o la bara-ciondolo, gadget portafortuna distribuito a tifosi e gente comune. Nel suo Dna il calcio. Artefice da allenatore di quattro storiche promozioni, con quattro squadre diverse: Marcianise, Acerra, Casalnuovo e San Felice a Cancello. “Le ho inventate tutte per non far morire il calcio a San Felice, la nostra realtà non è delle più facili- mancano luoghi e strutture di aggregazione-cerco di stimolare ed invogliare i miei concittadini a partecipare: togliendo allo stesso tempo, dalle insidie della strada, ragazzi e bambini- e questo mi gratificato molto”. Circa tre anni fa inaugurò in pompa magna, con una serata di gala- il suo stadio, costruito senza contributi e fondi pubblici. Un campo sportivo regolamentare, con un prato da fare invidia ai campi di serie A. Festa culminata da una intitolazione della struttura sportiva- destinata a sbalordire i media nazionali. Intitolò lo stadio “Alla memoria di Maurizio Costanzo”. Un solo problema, Costanzo era ed è vivo e vegeto. Omaggio-coccodrillo che fece fibrillare il conduttore coi baffi- e la stessa Maria De Filippi- che darà il nome prossimamente alla progettata tribuna- che Magliulo intende costruire e intitolare alla consorte del conduttore. “Le persone si devono ricordare sempre, soprattutto quando sono in vita”- sottolinea Magliulo, il mio è un atto d’amore nei confronti di un grande giornalista- che mi ha ospitato due volte nelle sue trasmissioni(Buona Domenica e Tutte Le Mattine”. Altro che corbelleria- come disse Raffaele Morelli, direttore di Riza Psicosomatica- e opinionista delle trasmissioni di Costanzo- lo stadio a lui dedicato è una bellissima realtà- che ospita dall’inaugurazione grandi squadre(affezionate e sempre vincenti al Maurizio Costanzo). Magliulo, un terzo della sua vita passata in mare, sulle navi di Achille Lauro- ha girato il mondo in lungo e in largo(giro del mondo per ben tre volte). “Curavo il giornale di bordo – prima con navi che trasportavano emigranti, poi con quelle da crociera: otto anni con il passaporto italiano, e dieci con il libretto di navigazione- tiene a precisare. Depositario di un originale testamento. Desidera “semplicemente” donare il proprio corpo agli scienziati, per “farsi monitorare” nel processo di decomposizione, il tutto immortalato dalle telecamere di una televisione italiana che potrebbe programmare un reality show unico al mondo. “Nella vita ne ho viste di tutti i colori. L’idea di donare il mio corpo, nasce dopo aver assistito circa 15 anni fa, in America a qualcosa di analogo. E’ il mio ultimo gioco. Mettere a disposizione il mio corpo di un gruppo di scienziati- che dovrebbe seguire costantemente l’evoluzione nel processo di decomposizione del mio cadavere. Spero con questo di dare un contributo utile alla scienza, per scoprire nuove cose. Magliulo non ama finire al cimitero, come i comuni mortali, non chiede di essere trainato da otto cavalli. Vuole “solo” essere analizzato e pure guardato dall’occhio catodico e magari da qualche milione di telespettori. “Chissà che dal mio Dna possa uscire qualcosa da buono, utile alle generazioni future!- conclude Magliulo-ritrovatosi a lavorare alcuni anni fa sulle navi con Berlusconi e Confalonieri.
Giuseppe Sangiovanni