31 luglio 2009

Ok a progetto di Piano di Gestione delle Acque.


Caserta. Il Mezzogiorno ha un proprio Progetto di Piano di Gestione delle Acque. Dopo l'approvazione a Caserta da parte del Comitato Tecnico del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale – Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno, il Progetto di Piano di Gestione delle Acque è stato approvato definitivamente dal Comitato Istituzionale a Roma. Uno strumento di programmazione, monitoraggio e analisi che consentirà alle sette regioni del Distretto Idrografico di guardare al futuro con fiducia, considerando il Progetto di Piano delle Acque indispensabile per accedere ai fondi Ue (evitando l'apertura di infrazione nei confronti dell'Italia). Rispettate le tappe, quindi, per portare entro fine anno a Bruxelles un Progetto di Piano di Gestione delle Acque frutto di un ampio e concreto lavoro di ricerca, confronto e condivisione, relativamente ad una tematica di vitale importanza per le regioni meridionali. Dopo anni il Mezzogiorno d'Italia si è dotato di uno strumento di programmazione, pianificazione e programmazione delle acque di straordinario valore socio economico redatto a seguito della costituzione del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale che ha visto il coordinamento delle sette regioni (Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) con l'Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno per la redazione del Piano di Gestione. Per il Segretario Generale Vera Corbelli,il lavoro svolto "è frutto di un costante confronto cui hanno partecipato il Ministero competenti, delle Regioni, delle Organizzazioni di Categoria e le Associazioni, mettendo al centro del confronto il principio che "l'acqua è un patrimonio e come tale va difeso e protetto". Il nuovo strumento di pianificazione, dunque, costituisce elemento rilevante e di grande impatto per il governo delle risorse idriche nelle loro eccezione più completa. Facendo leva sull'uso sostenibile delle acque, a scala di ecosistema di bacino idrografico, esso si inserisce nell'azione complessiva della politica ambientale dell'UE per la tutela, il miglioramento, la qualità ambientale finalizzata all'uso razionale delle risorse naturali. In particolare, in considerazione del principio che "l'acqua non è un prodotto commerciale al pari di altri, bensì patrimonio che va protetto, difeso e trattato come gli altri". Il Piano è finalizzato: Preservare il capitale naturale delle risorse idriche per le generazioni future (sostenibilità ecologica) Allocare in termini efficienti una risorsa scarsa come l'acqua (sostenibilità economica) Garantire l'equa condivisione e accessibilità per tutti ad una risorsa fondamentale per la vita nella qualità dello sviluppo economico (sostenibilità etico sociale). Nel Piano di Gestione Acque per il Distretto dell'Appennino Meridionale sono state individuate le misure strutturali necessarie per attuare le azioni sulla difesa, tutela, gestione e governo delle acque. In termini meramente numerici il Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale si estende su una superficie di 68.200 kmq, con circa 14.900.000 abitanti e comprende: 7 regioni, 1 autorità di bacino nazionale, 6 autorità di bacino interregionali, 7 autorità di bacino regionali, 25 provincie, 1671 comuni, 18 Ato, 97 comunità montane, 44 consorzi di Bonifica, 121 corsi di acqua principali, 173 idrostrutture, circa 2200 km di coste, 794 aree naturali protette.

Fonte : comunicato stampa