31 luglio 2009

AL VIA LA GIOSTRA DI CASTELLO DEL MATESE.


CASTELLO DEL MATESE. A Castello del Matese , dal 31 luglio al 3 agosto 2009, consueto appuntamento con "La Giostra" l’Evento organizzato dall'Associazione Cluvia.Una delle più belle occasioni per avvicinarti alla cultura ed alla storia del Matese, una proposta che è stata selezionata e inserita nel catalogo incoming “L’Altra Campania: Enogastronomia, Arte e Natura nelle province di Avellino, Benevento e Caserta” , un agile e completo libretto in formato tascabile realizzato dall’ Assessorato Regionale al Turismo della Regione Campania, in collaborazione con gli Enti Provinciali per il Turismo di Caserta, di Benevento e di Avellino, per valorizzare gli itinerari turistici delle tre province. Chi non ha mai sognato, infatti, di immergersi nell'atmosfera medioevale, circondato da bellissime principesse, coraggiosi cavalieri o feroci guerrieri? E assistere ad un duello all'arma bianca, partecipare ad un banchetto gustando specialità di un tempo andato o, per i più coraggiosi, impugnare una spada e provare il proprio valore? L'evento proposto ricorda un fatto realmente accaduto durante il feudalesimo quando il Castello si caratterizzava come la rocca alta di Piedimonte, nella quale ripararsi per l'ultima disperata resistenza contro gli invasori. La rocca alta di Piedimonte, quell'anno, fu presa d'assalto e la manifestazione, che vede coinvolta l'intera popolazione in sfilate in costume, tornei e allestimenti di banchetti di quartiere, rievoca l'evento con una originalissima sfida tra contrade che si chiuderà con la proclamazione del nuovo Signore del Castello. Così potrai chiamarli pure "contradaioli". La rivalità ce l'hanno nel sangue (per gioco, s'intende!) anche se il loro palio è lontano centinaia di chilometri dalla più celebre e blasonata kermesse senese. Nonostante la "disfida" fra le tre contrade del Platano, del Cavallo e della Torre sia nata in tempi piuttosto recenti vanta una "genesi" storica di tutto rispetto e di cui c'è già una prima traccia nel lontano 1460, anno della Congiura dei Baroni e dell'assedio alla rocca perpetrato dai ribelli che avevano voltato la faccia al re Federico I d'Aragona, a fianco del quale si era schierato il conte Onorato Gaetani, principe di Piedimonte e dei suoi casali. Ma sembra che il primo probabile assedio alla fortezza risalga addirittura al 1229, ad opera delle truppe guelfe pontificie comandate dal cardinale Giovanni Vitelleschi di Tarquinia. Oggi la "rocca alta" di Piedimonte Matese è un piccolo centro a cinquecento metri d'altezza che conta poco meno di duemila abitanti e ha preso il nome di Castello del Matese, borgo di Terra di Lavoro ai confini con il Molise. Chi vuole può ancora raggiungerlo lungo l'antica mulattiera che si inerpica sui tornanti dalle vedute mozzafiato che affacciano sulla valle del Medio Volturno, un dedalo di sentieri che conducono fin sulla vetta del Monte Castello. E' qui che ogni anno, dopo la rituale accensione delle torce che illuminano a giorno gli antichi torrioni e le mura merlate, prende vita il torneo della giostra, organizzata anche quest’anno dall'Associazione Culturale Cluvia, nei giorni del 31 luglio al 3 agosto. Una minuziosa analisi di moltissimi aspetti dell'epoca medievale, tra i quali quelli relativi all'abbigliamento, alle armi, alle credenze popolari, alla religione, alle abitudini alimentari, ha permesso l'allestimento di una rappresentazione che lascia lo spettatore a bocca aperta per il suo elevato grado di coinvolgimento. Un paese proiettato indietro nel tempo di diversi secoli, nel 1460, anno della Congiura dei Baroni e del giuramento di fedeltà di Onorato Gaetani, principe di Piedimonte, e dei suoi casali, al re Ferdinando d'Aragona. Castello del Matese, antica roccaforte della vicina Piedimonte, si accinge a rivivere la kermesse dal sapore rigorosamente medievale, evento che vedrà i cavalieri delle contrade Torre, Cavallo e Platano contendersi lo stendardo simbolo del potere. Armati di lancia, ciascuna della lunghezza di quattro metri, i cavalieri al galoppo dovranno centrare gli anelli, di dimensioni sempre più piccole, posti lungo il suggestivo campo di gara allestito nella piazza del paese, all'ombra dei platani secolari che affacciano sul belvedere e sulla media valle del Volturno. Un torneo in piena regola per una sfida destinata a concludersi con la conquista dello stendardo, simbolo del potere, e con la proclamazione del nuovo Signore del Castello, la cui autorità guiderà il destino della città fino al prossimo anno. Un intero paese in subbuglio e regista della tre giorni: in ciascuna contrada si allestisce il "banchetto della giostra" con menù tipico che varia a seconda delle antiche ricette riproposte fedelmente come tradizione comanda. Artisti da strada e gruppi folcloristici animano le vie anguste e le piccole piazze del centro, un'atmosfera che rapisce meglio di una efficientissima macchina del tempo, con la musica dei flauti e dei liuti che accompagna, vicolo dopo vicolo, fino alla Torre che sovrasta il paese e delimita il "Giardino degli Artisti", piccolo museo all'aperto dove per tre giorni sono custoditi i tesori dell'arte locale, dalla pittura alla scultura e all'artigianato tipico. Musica, arte e spettacolo nelle piazze e nei vicoli del centro storico; fino a tarda notte ogni contrada offrirà ai turisti un menù ricco di prelibatezze preparate secondo la tradizione, un unico itinerario gastronomico che prevede soste obbligate alla locanda del Gallo Nero e alle varie postazioni del grande "banchetto delle contrade". Le donne, i cavalieri, gli amori e le audaci imprese. Si, questa è la Giostra a Castello del Matese.


Pietro Rossi