07 maggio 2009

L’Amministrazione Comunale ringrazia e ribadisce al senatore Sarro che al progetto del Museo Civico di Piedimonte sta lavorando dal lontano 2007.


Piedimonte Matese. L’Amministrazione della Città di Piedimonte Matese apprende dagli organi di stampa che il Senatore Sarro si fa paladino di ‘nuove’ (si fa per dire!) iniziative per il ritorno in Città delle collezioni dell’ex Museo Alifano. L’Amministrazione Comunale ringrazia il parlamentare per quanto afferma d’aver fatto nell’esclusivo interesse della Città. Ma non può non far notare che a questo ambizioso progetto sta lavorando non dal marzo dell’anno in corso (anno da cui si è dipanata l’iniziativa del senatore), bensì dal lontano 2007, anno in cui per volontà del popolo sovrano si è insediata legittimamente al governo della Città, per prendere tutte le iniziative che reputa necessarie all’elevazione culturale e socio-economica della medesima Città. Tra queste, prepotentemente, si è incardinata l’operazione di recupero delle collezioni dell’ex Museo Alifano, ovunque disperse. Lo provano inconfutabilmente le numerose corrispondenze con la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei e con quella di Caserta e Benevento tendenti allo scopo; nonché l’iniziativa del gruppo di maggioranza consiliare di inserire all’ordine del giorno del Consiglio Comunale l’espressione di voto per il ritorno di quelle prestigiose (a dir poco!) collezioni considerate patrimonio inalienabile della stessa Città. Da molti mesi la deliberazione è depositata agli atti delle suddette Soprintendenze, a cui è stata inoltrata. Nei giorni scorsi, il Sindaco V. Cappello e l’Assessore delegato A. Costarella (nella foto)hanno chiesto udienza al Prof. Guzzo della Soprintendenza di Napoli e Pompei proprio per perorare la causa di una accelerazione del ritorno delle collezioni in Piedimonte. E questo è un ulteriore atto ufficiale. Come lo è la richiesta ad uno studio romano specializzato di preparare un preventivo per un progetto di allestimento d’un percorso espositivo all’interno del Museo, da candidare eventualmente a finanziamento regionale. Come lo è il raggiungimento dell’obiettivo della dichiarazione di ‘interesse regionale’ per il Museo Civico “Raffaele Marrocco”. Come lo è, infine, certamente e senza tema di smentita, il fatto che per l’allestimento d’una mostra temporanea sui siti fortificati del Matese, l’Amministazione Comunale, con una energica iniziativa presso la Soprintendenza di Caserta e Benevento competente per territorio, ha ottenuto che dal mese di Marzo di quest’anno cento reperti ( preistorici e sannitici) rinvenuti sul Monte Cila fossero trasferiti a Caserta e di qui a Piedimonte, a disposizione della medesima Soprintendenza. Per il che, l’Amministrazione Comunale ribadisce al senatore Sarro quanto già affermato in precedenza. Non è il momento, questo, di arrogarsi la primogenitura delle iniziative: sarebbe sterile farlo per meri calcoli politici od elettoralistici, giacchè quelle collezioni non possono essere considerate patrimonio d’una sola parte politica, ma della Città e dell’intera umanità. Pertanto, se veramente volesse rendersi utile, allora da senatore della maggioranza governativa dovrebbe chiedere piuttosto al Ministro dei Beni Culturali Bondi di stanziare fondi consistenti per ridare vita decorosa al Museo Civico di Piedimonte Matese, in linea con la sua quasi centenaria costituzione e con la prestigiosità delle sue collezioni.
Si resta a disposizione per l’inoltro delle varie missive e comunicati-stampa a suo tempo inviati alle Soprintendenze o agli organi di stampa, comprovanti quanto dichiarato.

Fonte: comunicato stampa