24 ottobre 2008

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 30 OTTOBRE CONTRO LA RIFORMA DELLA SCUOLA.


Piedimonte Matese. L’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese, guidata dal Sindaco Avv. Vincenzo Cappello, esprimendo viva preoccupazione per i disagi che si arrecherebbero alle famiglie e a migliaia di studenti a seguito del ridimensionamento della rete scolastica del nostro territorio ha aderito ufficialmente alla Manifestazione Nazionale che si terrà a Roma il 30 Ottobre contro la riforma della scuola. Infatti, l’attuazione dell’art. 74 della legge 133 del 2008 e del Decreto Legislativo 145 art.3, provocherebbero in molti comuni della Provincia di Caserta la scomparsa di circa 70 scuole pubbliche. “Molte scuole dei piccoli centri, ha evidenziato l’Assessore alla Pubblica Istruzione Prof. Costantino Leuci (nella foto), perderanno l’autonomia scolastica, in tantissimi piccoli comuni, soprattutto montani e collinari, scompariranno gli unici plessi scolastici esistenti, mettendo in discussione l’unico centro che rappresenta l’identità di una comunità: la scuola, i plessi scolastici, infatti in alcune frazioni sono l’unica fonte di vita. Il danno che si produrrà sarà devastante. Sarà negato a molti giovani il diritto allo studio, si aggraveranno le condizioni di vita di queste comunità, si contribuirà ad incentivare la dispersione scolastica. Nel ritenere che un simile progetto ha come unico obiettivo quello di recuperare risorse in maniera indiscriminata, e considerato le gravi conseguenze negative per l’economia e la qualità sociale del territorio, chiediamo al Governo nazionale la sospensione dell’applicazione del Decreto e l’apertura di un confronto con i livelli istituzionali interessati, valutando attentamente le caratteristiche territoriali. La scuola, soprattutto nel sud e in Campania, ha bisogno di interventi a sostegno. Pertanto, abbiamo aderito alla Manifestazione nazionale del 30 ottobre a Roma sostenendo le ragioni che sono alla base dello sciopero indetto da tutti i sindacati della scuola”.


Pietro Rossi