24 ottobre 2008

A FAUSTA VISCONTI IL PREMIO LETTERARIO SULLE PARI OPPORTUNITA’ ORGANIZZATO DALLA SECONDA UNIVERSITA’ DI NAPOLI.


Dragoni.“Mi piacerebbe sapere se io sono nata per noia o per amore”. Con questo interrogativo cosi profondo, caratterizza una delle sue splendide poesie: “Donna”, attraverso la quale esprime un rapporto un pò conflittuale con una donna, forse la madre, se autobiografica, che ha spinto alla vittoria nel concorso la dolcissima Fausta Visconti (nella foto). Una donna vera, autentica, materna, femminile che non ha inteso tralasciare nulla nel racconto in rime: senza segreti, senza mezzi termini ma con la chiarezza di chi ama dire le cose ad alta voce anche quelle che andrebbero dette, per pudore, sottovoce. Non ci sono stati dubbi, quindi, per la commissione del concorso “Pari-dispari opportunità: “racconti per parole”, organizzato dalla Seconda Università degli studi di Napoli. Il concorso, era aperto a tutto il personale docente, tecnico, amministrativo nonchè agli studenti del prestigioso Ateneo. L’oggetto era proprio quello di realizzare un racconto al fine di approfondire e diffondere la tematica delle pari opportunità.
Fausta Visconti (nella foto), originaria del nord ma ormai di Dragoni dove vive e si è sposata, ha una profonda vena artistica nel sangue. Infatti, ha raggiunto brillantissimi risultati anche nella realizzazione della fotografia con calendari specifici nell’ambito universitario negli anni passati. Oggi infatti, la sua poesia presentata al concorso dove una forte vena di tristezza accompagna i suoi lavori già nei titoli: Rimpianti” e ”Triste anniversario”, verrà premiata presso la seconda Università di Napoli tra le congratulazioni di numerosi amici e colleghi. Fausta è una dipendente amministrativa della SUN dove lavora da molti anni e dove coltiva con successo, cosi come è capitato anche questa volta, le sue profonde doti poetiche che scrive con semplicità perché dettate dal suo animo sensibile e vero, ma anche piene di tanto romanticismo: “La mia luna” ne è un esempio: ”…sei come questa luna a volte intera, a volte a metà ma sempre con quel dolce e delicato bagliore che non lascia mai al buio i miei passi”. Se non è romanticismo questo!

L.A.