24 settembre 2008

Nessuna raccolta di firme in favore del ritorno della preferenza. Il PdL resta fermo nelle sue decisioni a tutti i livelli.


Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale
Calata San Marco, 13 – 80133 NAPOLI – Tel.: 081 5521809


Prot. nr. 436.08 Napoli, lì 24 Settembre 2008

Alla cortese attenzione degli Organi di Stampa, con preghiera di pubblicazione


COMUNICATO STAMPA



MORETTO (AN): “Nessuna raccolta di firme in favore del ritorno della preferenza. Il PdL resta fermo nelle sue decisioni a tutti i livelli”




“Il Popolo delle Libertà non parteciperà a nessuna raccolta di firme in favore del ritorno del voto di preferenza, anzi resta fermo nelle sue decisioni a tutti i livelli, auspicando che tutti i suoi dirigenti, in special modo coloro che rivestono incarichi istituzionali che, se vogliono il ritorno del voto di preferenza, lo debbono annunciare nel corso del prossimo dibattito pre-congressuale che sfocerà nella nascita del PdL”. Ad affermarlo è il Consigliere comunale di Alleanza Nazionale, Vincenzo MORETTO, che in città ricopre anche l’incarico di Coordinatore cittadino delle 10 Municipalità. “Ogni sistema elettorale ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Ma, in Italia, qualsiasi tema, viene trattato come se fosse un’Ordalia, un giudizio finale di Dio. Quanto al “voto di preferenza” trovo ipocrite le dichiarazioni di quei leader politici che lo invocano in nome di “una partecipazione diretta del popolo alla formazione delle Camere”. Il PdL, nelle sue espressioni di Forza Italia ed Alleanza Nazionale, hanno già espresso chiaramente il suo pensiero che non è quello del voto di preferenza. A questo proposito” – ha sottolineato Moretto – “nel corso del Consiglio comunale di Napoli del 15 settembre scorso è stato approvato a maggioranza un ordine del giorno per il ripristino del voto di preferenza dichiarando che tale o.d.g. era stato votato anche dal centrodestra. Assolutamente falso e chiunque, sia di AN che di FI, interviene in merito a titolo personale e non partitico. Anzi, consiglio vivamente a tutti i rappresentanti istituzionali del PdL di non esternare i loro pensieri che anticipano decisioni che saranno assunte nelle sedi competenti. Si potrà, anzi si dovrà, far conoscere il proprio intendimento nel corso delle varie assemblee pre-congressuali e ci si dovrà, poi, attenere a quanto deciderà il Congresso. Anzi, personalmente, auspico che si applica anche alle elezioni comunali, provinciale, regionale, nazionale ed europea la medesima normativa elettorale, al fine di evitare confusione fra i cittadini. Solo così si potrà fare un’operazione di pulizia contro il malaffare che vuole entrare in politica per i propri interessi”.