Mons. Orazio Francesco Piazza |
PIEDIMONTE
MATESE - Carissimi Fratelli e Sorelle, Fedeli Laici, Sacerdoti e
Diaconi, Religiosi e Religiose, della Chiesa che è in Alife – Caiazzo,
l’abbraccio di gioia e di pace nella grazia del Risorto, riconoscere, come
disegno di grazia nello Spirito, questo servizio pastorale anche come via per
manifestare profonda riconoscenza e sincera gratitudine al Vescovo Valentino
che in tanti momenti della mia vita sacerdotale mi ha accompagnato, sostenuto,
incoraggiato. Rimane indelebile, come elemento qualificante di una appassionata
sequela, la condivisione di esperienze di servizio alla Chiesa santa di Gesù
Cristo vissute con vera dedizione e totale abnegazione. Grazie di cuore
Fratello carissimo per quanto mi hai dato e per la tua trasparente
testimonianza; la tua generosa opera pastorale, consolidata nel Sinodo
Diocesano, è nel cuore di Cristo e del Popolo di Dio a te, per tanti anni
affidato, e che ora, nella mia sincera disponibilità chiede di essere accolta,
valorizzata e ricontestualizzata secondo i segni dei tempi e nei tempi che il
Signore Gesù chiama a vivere, nella sua Chiesa, per la vita del mondo (Cf. GS
4,11). A Voi, Fratelli e Sorelle, chiedo di aprire ancor più il cuore e di
sostenermi nel servizio pastorale per rilanciare, insieme e con entusiasmo,
l’impegno generoso per un cammino di Chiesa in cui ogni apporto è necessario e
dove le differenze, nella fraterna comunione, si armonizzano e si concretizzano
come ricchezza di doni nello Spirito. Ma, certamente, non sono segni di
disponibilità allo Spirito e ai Fratelli, nel contesto ecclesiale e sociale,
stili di vita, alquanto diffusi, che accentuano le derive della frammentazione,
dell’autoreferenzialità, dell’isolamento egoistico, della riduzione del vangelo
alle proprie, esclusive attese. La Chiesa è di Cristo e tutti, nella
specificità del proprio compito, dobbiamo contribuire a formarla secondo il Suo
cuore. Abbiamo bisogno, per questo, di rinvigorire ancor più la risorsa di
amicizie leali, di sincere collaborazioni mirate al bene di tutti, di vera
accoglienza e umile disponibilità, nello spirito di carità a tutti richiesto
(1Cor 13,4-5) ma particolarmente invocato per i suoi discepoli dallo stesso
Gesù: la fraternità presbiterale. Infatti, dalla fonte comunionale di un
Presbiterio unito al Vescovo fluisce, feconda, la linfa vitale di una
testimonianza credibile e incarnata che trasfigura la realtà. Comunione
ecclesiale e coesione sociale si implicano in reciproca mutualità! Non
mancheranno certo le difficoltà; queste intessono la trama del vivere, ma il Signore
Gesù, Luce delle Genti, ci donerà il suo sguardo di misericordia e di speranza;
sguardo capace di rilevare, soprattutto nelle difficoltà e nelle prove, quello
che di buono c’è per continuare a progredire nella vita buona del Vangelo. Se
dovessimo cadere nella tentazione delle preoccupazioni, che generano ansia e
rendono più complessa ogni azione, saremmo condotti su sentieri che non sono
quelli della Sua speranza. Dobbiamo invece impegnare tutte le nostre energie
per evidenziare il positivo, le possibilità, e su queste concentrare preghiera
e testimonianza. Gesù Signore conferma, per noi e in questo momento: non
abbiate timore, sarò con voi sempre! (Mt 28,20). Rivolgo un caloroso saluto
alle Istituzioni, civili e militari, a Enti, Associazioni, Movimenti,
dichiarandomi pronto al dialogo di collaborazione per la crescita umana,
ecclesiale e sociale del nostro Territorio: voi potete arricchire questo
ministero pastorale di ulteriori positive potenzialità. La condivisione e il
dialogo sono sempre fecondi; la grazia del Dio Trino-Uno ci spingerà oltre le
nostre fragilità. Infine, ma come radice innestata nel suo terreno vitale, mi
rivolgo con rinnovata e più profonda gratitudine alla amata Chiesa che è in
Sessa Aurunca. Questo nuovo impegno richiesto dal Santo Padre non mi allontana,
né toglie intensità alla attenta cura pastorale verso di Voi: mi è chiesto non
di dividere il cuore, ma di dilatarlo nella carità pastorale! Voi, con
amorevole pazienza e con gioiosa disponibilità, proprio in ragione del cammino già
fatto insieme, mi sosterrete in questo impegno ministeriale per un’altra parte
dell’unico Corpo che è la Chiesa di Cristo. Fin da ora vi chiedo sostegno nella
preghiera e generosità ecclesiale. Affido tutti, fin da ora, all’amore
incondizionato e fedele della Madre nostra Maria Ss.ma Assunta in Cielo e
invoco il sostegno dei santi patroni, Sisto I e Stefano Minicillo, perché il
cammino condiviso sia ben radicato nel cuore di Gesù Cristo, nostra unica
speranza.
+ Orazio Francesco Piazza Amministratore Apostolico