CASERTA -
Sono 8 le persone denunciate alle competenti Procure della Repubblica e ben 20
le slot ed i totem per scommesse illegali sequestrati al termine di una serie
di controlli messi in campo negli ultimi giorni dalle Fiamme Gialle del Comando
Provinciale di Caserta nel quadro di un più ampio piano di interventi per la
prevenzione e il contrasto del gioco illegale e della raccolta abusiva delle scommesse
che ha visto all’opera numerose pattuglie dei Reparti che hanno eseguito mirati
accessi presso sale giochi, bar ed agenzie per la raccolta delle scommesse al
fine di verificare il corretto adempimento della normativa di settore. In particolare, le attività condotte hanno
consentito il rinvenimento nel retrobottega di un bar di Santa Maria la Fossa,
sprovvisto di ogni autorizzazione e licenza per l’esercizio del gioco e delle
scommesse, di 4 apparecchi da intrattenimento abusivi e scollegati alla rete
dell’Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato. Nell’occasione, tra l’altro,
venivano identificati e denunciati anche 2 clienti intenti a giocare. Scollegate
alla rete erano anche le 11 slot sequestrate in una sala giochi di Mondragone.
Una vera e propria sala abusiva con un notevole giro d’affari, che i finanzieri
hanno cercato di quantificare applicando alle schede di gioco elettroniche di
ciascun apparecchio un software dedicato in grado di ricostruire il volume
delle giocate e le somme restituite sotto forma di vincite. E proprio sulla
base dei dati restituiti dall’hardware di gioco verranno ora sottoposti a
tassazione anche i proventi illeciti accumulati nel tempo dal gestore. Inoltre,
presso una sala giochi di Castel Volturno, i militari hanno rilevato
l’installazione di 3 postazioni attraverso le quali venivano effettuate
scommesse on line con vincite in
denaro su eventi sportivi per conto di bookmakers
esteri privi della prescritta concessione dell’A.A.M.S.. Elevato l’importo
delle scommesse effettuate nelle ultime settimane attraverso il conto di gioco,
quantificate in oltre 37.000 euro. Sanzionati altresì altri punti vendita per
irregolarità amministrative: per aver installato una slot senza le prescritte
autorizzazioni dei Monopoli di Stato, per aver impiegato un lavoratore in nero
e, in due casi, per violazioni delle norme che regolano gli abbonamenti per le
radiodiffusioni in luoghi aperti al pubblico. Questi controlli, che
periodicamente e frequentemente vengono pianificati dai Reparti territoriali
della Guardia di Finanza, non solo servono a reprimere la consistente evasione
di tutti i tributi connessi all’esercizio del gioco e delle scommesse, ma sono
finalizzati anche a tutelare i giocatori dall’alterazione illegale delle regole
di funzionamento degli apparecchi tutelate e controllate dai Monopoli di Stato
(come le percentuali minime di vincite consentite dal software di gioco) e ad
impedire i tentativi di infiltrazione nel settore degli interessi della
criminalità organizzata, già acclarati in diverse indagini giudiziarie.
COMUNICATO STAMPA
Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta