Napoli – Si svolgerà lunedì 1 Aprile,
alle ore 10,15, presso l’Auditorium Isola A3 del Centro Direzionale di Napoli,
un importante convegno di studio sulle strategie contro la povertà organizzato
dalla Regione Campania e dall’Associazione Alleanza Contro la Povertà. Si
parlerà delle esperienze regionali dal “Reddito di Inclusione” al “Reddito di Cittadinanza”
degli ambiti territoriali e dei Centri per l’Impiego in Campania. Malicia
Comberiati, portavoce di Alleanza Contro la Povertà Campania introdurrà Lucia
Fortini, Assessore alle Politiche Sociali Regione Campania; Sonia
Palmeri, Assessore al Lavoro Regione Campania; Angela Robbe,
Assessore al Lavoro e Welfare Regione Calabria e Salvatore Ruggeri,
Assessore al Welfare Regione Puglia. Interverranno inoltre, Roberto Rossini,
portavoce nazionale di Alleanza Contro la Povertà; Cristiano Gori,
Coordinatore scientifico di Alleanza Contro la Povertà; Enrica Amaturo
Presidente Associazione Nazionale di Sociologia; Luca Fanelli, esperto
del Programma Giustizia economica di Action Aid; Cristina Grieco,
Coordinatrice Commissione Istruzione Lavoro della Conferenza Regioni; La
conclusione dei lavori è affidata al Presidente della Regione Campania Vincenzo
De Luca. L’Alleanza contro la povertà è una Associazione nata nel 2013, che si batte
per dotare l’Italia degli interventi necessari a fronteggiare la povertà
assoluta. Attualmente raccoglie 38 organizzazioni tra realtà associative,
rappresentanze dei comuni e delle regioni e dei sindacati. Tra i
suoi soggetti fondatori ci sono Acli, Action Aid, Anci, Azione Cattolica
Italiana, Caritas Italiana, Cgil, Cisl, Uil, Cnca, Comunità di Sant’Egidio,
Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome,
Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Nazionale
Italiano - ONLUS, Fio.PSD, Fondazione Banco Alimentare ONLUS, Forum Nazionale
del Terzo Settore, Jesuit Social Network, Legautonomie, Save the Children,
Umanità Nuova-Movimento dei Focolari. La partenza in tempi stretti del Reddito
di Cittadinanza porta tante preoccupazioni, comporta un elevato rischio di caos
nella presentazione delle domande, impedirà di assumere personale
opportunamente contrattualizzato e formato (navigator) e non consentirà di effettuare
controlli adeguati sulle condizioni economiche dei richiedenti. Più in
generale, si dimentica un punto ben noto a chi lavora con le persone in
difficoltà: la costruzione di risposte in grado di sostenerle al meglio richiede
tempo. Il rischio è che i danni causati dalla fretta ricadranno sul buon funzionamento
del Reddito di Cittadinanza – e quindi sui poveri – più a lungo di quanto oggi
non si pensi.
Pietro
Rossi