20 dicembre 2013

Veleni nei fiumi Carpino e Volturno

ISERNIA Odore nauseabondo, una melma biancastra sul fondo e tanti, troppo pesci morti. E poi tracce di arsenico e cadmio che non lasciato spazio a dubbi: i fiumi Carpino e Volturno sono stati avvelenati e per questo ieri la Forestale di Isernia ha messo i sigilli al collettore di scarico del "troppo pieno" del depuratore consortile dell’Unione dei Comuni Pentri a servizio della zona Pip di Carpinone. Non solo. Sequestro preventivo anche per il collettore di scarico del depuratore del Nucleo Industriale di Pozzilli. Lo ha deciso il giudicie per le indagini preliminari del tribunale di Isernia che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Scioli, titolare del fascicolo aperto dalla Procura. L’ipotesi di reato formulata è danneggiamento per inquinamento, dovuto allo scarico abusivo e al superamento dei limiti tabellari, nonché deturpamento di bellezze naturali. Da qui il provvedimento del giudice, soprattutto per impedire la distruzione dell’intero ecosistema che gravita intorno ai due corsi d’acqua. Il blitz degli uomini della Forestale di Isernia e Venafro è scattato ieri mattina. Le indagini, invece, sono partite mesi fa. Ad accorgersi che stava accadendo qualcosa di grave sono stati proprio gli agenti, nel corso dei controlli che ogni giorno effettuano sul territorio. Loro hanno riferito di aver notato segni evidenti di scarichi illeciti e, in più occasioni, hanno raccolto le testimonianze dei residenti della zona preoccupati perché vedevano continuamente pesci morti sul greto del fiume. Per questo si è deciso di andare fino in fondo.  I tecnici dell’Arpa Molise hanno effettuato una serie di campionamenti e analisi sia delle acque superficiali che sulla fauna ittica, relative naturalmente ai principali parametri microbiologici, chimico-fisici e biologici  I risultati che sono venuti fuori hanno dimostrato che i tratti dei due corsi d’acqua a valle dei collettori di scarico presentavano un forte indice di inquinamento ambientale. Nello specifico nel fiume Carpino è stato rilevato un grave danneggiamento dell’habitat fluviale dovuto all’accertata presenza, nelle acque analizzate, di elevati livelli di sostanza organica e di lieve tossicità acuta, con valori elevati di cloruri e tensioattivi. Mentre sui campioni di fauna ittica prelevati nel fiume Volturno è stata riscontrata la presenza non conforme di cadmio e arsenico. Contrastare con ogni mezzo tutto ciò che possa minacciare l’ambiente e la salute dei cittadini. E’ la mission della Forestale che ha intensificato i controlli su tutto il territorio per tentare di mantenere integri gli ecosistemi naturali. In questo periodo gli agenti delle stazioni provinciali sono impegnati soprattutto nelle indagini avviate per stabilire l’eventuale presenza di siti contaminati dai rifiuti tossici della camorra. E proprio grazie al georadar in dotazione alla Forestale nei giorni scorsi sono state rilevate tracce di metallo in alcuni terreni del Venafrano. Per questo a breve saranno effettuate nuove analisi.