19 gennaio 2013

Ammesso al visto di legittimità dalla Regione Campania il conto consuntivo dell’anno 2011 del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano.


Pietro Andrea Cappella

PIEDIMONTE MATESE. Con proprio decreto n.156 del 27 novembre scorso, il dirigente del Settore Interventi sul Territorio Agricolo, Bonifiche e Irrigazioni Daniela Carella ha dichiarato legittimo il rendiconto della gestione finanziaria e delle attività poste in essere nei suoi primi 9 mesi di amministrazione dall’attuale deputazione amministrativa insediatasi, sotto la presidenza Cappella, nel mese di aprile 2011. Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Delegati nello scorso mese di settembre, il conto consuntivo si era chiuso quasi in pareggio, con un disavanzo di amministrazione pari a poco più di 120 mila euro, una cifra irrisoria rispetto al milione e 100 mila euro circa in perdita del rendiconto relativo alla gestione finanziaria dell’anno precedente, il 2010, l’ultimo riferito al lungo commissariamento dell’Ente consortile subito sottoposto dalla nuova maggioranza di Campagna Amica ad una cura dimagrante sulle spese e sui costi di gestione che ha ben presto prodotti i primi risultati positivi. Una politica di forte rigore e di profonda razionalizzazione dei costi di funzionamento della struttura quella perseguita, sin dal primo giorno, dall’esecutivo Cappella che ha consentito di ridurre il disavanzo di ben un milione di euro attraverso il taglio delle spese ritenute inutili e superflue, una oculata gestione delle casse consortili che ora viene promossa a pieni voti anche dalla Regione Campania che, già nelle scorse settimane, aveva approvato il bilancio di previsione per l’anno 2012. Partendo dal taglio del proprio stipendio di ben oltre il 50% e dalla rinuncia all’indennità di funzione da parte del vice presidente Raffaele Di Robbio e degli altri deputati, il presidente Pietro Andrea Cappella ha puntato all’abbattimento dei costi mediante la drastica diminuzione del contenzioso legale affidato all’Anbi per i ricorsi dinanzi alla Commissione Tributaria, consentendo di risparmiare centinaia di migliaia di euro e di vincere molte più cause, tagliando anche le spese di progettazione, di assicurazione e di sicurezza sul lavoro; analogamente, vi è stata la risoluzione dei contratti di telefonia per il sistema di telecontrollo nella piana alifana mai partito e la rimodulazione delle spese telefoniche della struttura interna, la sforbiciata ai rimborsi carburante per i dipendenti ed i notevoli risparmi conseguiti nelle altre attività istituzionali poste in essere dal Consorzio. “Il tutto senza gravare più di tanto sugli agricoltori – spiega Cappella - atteso che i ruoli 2012 sono stati incrementati solo del 7,75%, di cui il 2,75% dovuto all’adeguamento del costo della vita (secondo ISTAT) e la rimanente parte per il pagamento di spese obbligatorie e l’assolvimento di altre obbligazioni di legge, e con il contributo fondamentale anche degli operai stagionali che, nonostante il taglio delle giornate lavorative, hanno garantito come sempre il servizio con grande responsabilità, serietà ed impegno”. Contestualmente, grazie anche ad una stretta sinergia istituzionale con i vertici regionali, il presidente del Sannio Alifano è riuscito a recuperare importanti risorse acquisite a bilancio, come i fondi ex Nac per gli anni scorsi ed i finanziamenti per la manutenzione delle opere irrigue ed idrauliche.  La nostra stella polare – conclude Cappella – sarà sempre la stessa, ovvero una costante riduzione dei costi superflui che non riguardano i servizi essenziali resi ai consorziati, i cui bisogni vanno sempre e comunque tutelati e salvaguardati. Siamo convinti che solo una seria e concreta razionalizzazione delle spese ci potrà consentire di rimettere in sesto il bilancio del Consorzio, possibilmente senza gravare sulle tasche degli utenti”.  
Pietro Rossi