11 dicembre 2012

Continua l'iter legislativo del Mercato Unico Digitale .



on. Aldo Patriciello

Continua l’iter legislativo per il rapporto sul Mercato Unico Digitale di cui l’on. Aldo Patriciello è relatore per il parere della Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia). Dopo l’inizio della fase II, che comprende 12 nuove azioni per la promozione e il completamento del progetto, la relazione, passata per un parere nelle Commissioni Cultura e Istruzione, Giuridica e ITRE ha ottenuto il voto favorevole della Commissione competente, Mercato Interno e Protezione dei Consumatori, per passare poi in Sessione Plenaria. “Il Parlamento  - commenta Patriciello – ha sottolineato aspetti che in Commissione ITRE abbiamo sostenuto vale a dire l’importanza del completamento del mercato unico digitale per la crescita economica e dell’occupazione. Questo significa anche riconoscere tutte le figure professionali che hanno legami con il settore, in particolare di quelle nuove per le industrie verdi e digitali, e sostenere la possibilità di collaborare con i centri di ricerca. L’intervento dei diversi attori dovrà presupporre però un ottimale e veloce accesso alla banda larga fornendo alle imprese le informazioni  e le competenze necessarie per offrire loro gli strumenti necessari per lo sviluppo della loro attività on-line. Questo sforzo coordinato di accesso alla rete dovrà toccare tutti i cittadini, altrimenti lo stesso verrebbe vanificato. Una alfabetizzazione e una competenza digitale da attuare entro il 2015. La Commissione europea viene per questo invitata ad attuare un piano di lancio dello stesso al fine di offrire benefici ai cittadini, alle PMI, tramite un piano di azione per integrarle nel mercato digitale. Dal punto di vista giuridico, dopo il parere della commissione competente per materia, bisognerà attuare delle procedure di intervento e notifica volte al contrasto ai contenuti illegali, evitando altresì la frammentazione delle norme nei diversi Stati membri. Il Parlamento sottolinea anche che sarà indispensabile il collegamento tra la direttiva sul commercio elettronico e il sistema d’informazione del mercato interno. Gli Stati dovranno dunque incentivare l’uso delle tecnologie dell’informazione e comunicazione, stimolando l’imprenditoria digitale e sostenendo quelle più innovative. Il Parlamento, conscio della problematica riguardante la privacy e la sicurezza dei dati, invita ad adeguare la normativa vigente alle innovazioni tecnologiche sviluppate  come per esempio il cloud computing. Il quadro normativo dovrà prevedere anche una gestione collettiva del diritto d’autore e dei diritti connessi per migliorare la responsabilità, la trasparenza e la governance delle società di gestione collettiva dei diritti al fine di rafforzare il senso di sicurezza  e di fiducia nel mercato unico digitale e gettare le basi di un’Europa più competitiva e inclusiva, al passo cone le nuove tecnologie”.


Pietro Rossi