10 novembre 2012

La Zattera, dall'ex Caserma Sacchi nelle scuole e nelle strade il progetto di ascolto di Leo onlus sulle dipendenze



Caserta - "Un progetto con uno sportello d'ascolto nell'ex Caserma Sacchi ma che apre da subito le sue iniziative sulle dipendenza da sostanze, gioco d'azzardo e  internet addiction alle scuole e alle strade, per raggiungere il disagio  giovanile nei luoghi di aggregazione". Lo ha detto il sindaco Pio Del Gaudio  presentando, nell'ex Caserma Sacchi, il progetto La Zattera, realizzato  dall'associazione Leo onlus in partenariato con il Comune di Caserta e con  l'Ambito C7. "Sarà un intervento concreto ed efficace - ha aggiunto il sindaco - come  nello stile di una meritoria associazione che realizza il "sociale"  direttamente a contatto con le esigenze delle persone. E' di questo welfare  che abbiamo bisogno, senza sovrastrutture e con i modelli del passato che ci  rivelano tutto il loro fallimento, in aderenza ai bisogni dei cittadini.  Un'iniziativa che conferma l'eccellenza dell'associazione Leo". "Il nostro territorio - dichiara Emiliano Casale, assessore alle Politiche  Sociali - evidenzia sempre più un'incidenza di dipendenze di vario genere.  Il progetto la Zattera configura una triplice azione: ascolto e informazione  con lo sportello nell'ex Caserma Sacchi, il monitoraggio sul territorio  degli stili di consumo dei giovani, gli interventi in strada per agganciare  i giovani nei luoghi di aggregazione". "Continuiamo, in stretta collaborazione con il Comune capoluogo, la nostra  attività ultraventennale con una nuova iniziativa per leggere e affrontare  le nuove forme del disagio giovanile. Metteremo in campo l'ascolto attivo  dei loro problemi per realizzare gli interventi necessari a sviluppare la  prevenzione sistematica delle dipendenze. oltre agli interventi esterni nei  luoghi di aggregazione dei giovani durante il weekend, abbiamo già attivato  uno Sportello che resterà aperto il lunedì e il mercoledì dalle ore 9.00  alle ore 11.00 e il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Giorni e orari  utili innanzitutto ad ascoltare e incontrare i familiari delle persone  colpite dalle dipendenze". "Il nostro intervento - ha detto la psicologa Domenica Marotta - sarà ad  ampio raggio: non solo giovani a rischio ma dipendenti patologici,  consumatori saltuari, famiglie di soggetti portatori  di disagio.  Affronteremo tutte le questioni con un team composto da psicologi,  sociologi, operatori di comunità".