12 giugno 2012

SCONFIGGERE I TUMORI, PASSI AVANTI NELLA RICERCA E NELLA CURA In Neuromed la PET/TC con nuovi radiofarmaci


Nuovi punti messi a segno nella lotta contro i carcinomi: se ne è parlato nell’ultimo corso di aggiornamento ECM organizzato dal Presidio Ospedaliero Moscati di Aversa e realizzato, tra gli altri, anche grazie al contributo dell’IRCCS Neuromed, da sempre impegnato nella ricerca scientifica. Responsabile del workshop, il dott. Enrico Barbato, Direttore dell’U.O. di Oncologia del nosocomio aversano, che ha attratto specialisti, in veste di partecipanti e relatori, da tutta la Campania e non solo. Uno spazio particolare è stato dedicato alla comunicazione e all’umanizzazione delle cure rivolte ai pazienti oncologici, intese come supporto ai percorsi curativi che, anche attraverso la comunicazione, diventano sempre più idonei alle specifiche esigenze di ciascun paziente. Nel corso del convegno è stato fatto il punto sui progressi della ricerca. Rispetto al carcinoma mammario, in particolare, grandi speranze vengono da quanto rivelato dal prof. S. De Placido che ha asserito che “il carcinoma mammario è un grosso modello di ricerca in oncologia e i risultati raggiunti in questo campo sono stati spesso allargati ad altri ambiti. Non solo, meno di una settimana fa il primo coniugato (fusione di un anticorpo monoclonale con una chemioterapia legata all’anticorpo) ha funzionato in oncologia. Questo coniugato diventa, in questo modo, una sorta di pallottola che colpisce esclusivamente la cellula neoplastica rilasciando la chemioterapia. Questo porta grosse speranze per la cura del tumore mammario; oggi il tasso di sopravvivenza di una donna affetta da questo cancro è del 90% rispetto ad una donna sana, con ottime speranze di sopravvivenza e moltissimi casi guariti”. Risultati incoraggianti sono emersi anche rispetto al carcinoma renale, come ha specificato il prof. F. Uricchio sostenendo che “le speranze sono legate specie al trattamento combinato tra chirurgia e farmaci oncologici. L’unione può far sì che il paziente affetto da carcinoma renale veda un prolungamento delle aspettative di vita e un miglioramento della qualità di vita, rispetto al passato. Al momento la ricerca va avanti e non si ferma con l’avvento di nuovi farmaci biologici che tendono a prevenire la ricrescita del cancro e che ne bloccano, e in alcuni casi fanno regredire, le metastasi”. In questo contesto ricco di buone notizie, si è inserito l’intervento della dott.ssa P. Sannino, Medico Nucleare dell’IRCCS Neuromed, che ha presentato una relazione sul ruolo della PET/TC nel carcinoma mammario e renale. Con il supporto della presentazione di diversi casi clinici trattati nell’Istituto Neurologico Mediterraneo, sono stati illustrati i vantaggi derivanti dall’utilizzo di radiofarmaci quali l’18F-FDG, e il 18F -NAF per la valutazione delle metastasi ossee, la 18F-COLINA per la rivalutazione del carcinoma prostatico e la 18F-DOPA per lo studio delle recidive di tumori cerebrali e dei tumori neuroendocrini. Un contributo particolarmente interessante, specie alla luce del fatto che questi radiofarmaci, di nuova concezione, sono utilizzati solo da pochi Istituti in tutta Italia, confermando ancora una volta l’avanguardia e l’alta specializzazione della diagnostica dell’IRCCS Neuromed. Il workshop di aggiornamento, alla stregua degli altri momenti formativi dedicati alle professioni sanitarie, è stato particolarmente importante anche perché, come ha sottolineato il prof. G. Pasilio, “consente il ‘passaggio di consegne’ e di know-how tra la vecchia generazione e i giovani specialisti, a tutto vantaggio dei pazienti”.