23 marzo 2012

24° CONGRESSO DEMYC. L’ON. PATRICIELLO A NAPOLI PER PARLARE AI GIOVANI DI INTEGRAZIONE.

On. Aldo Patriciello
Napoli.Ha preso il via ieri il 24esimo Congresso del Demyc (Democrat Youth Community) di Napoli. Fino a domenica 25 marzo ci saranno una serie di incontri incentrati sul tema di quest’anno “UE – un’Unione politica o solo un’Unione economica?”. Un appuntamento a cui prenderà parte l’On. Aldo Patriciello, membro della Commissione ITRE, che relazionerà oggi pomeriggio, alle ore 17:30 nell’Aula Magna dell’Università Parthenope, sul concetto di integrazione comunitaria senza tralasciare l’importante contributo che l’UE, nella sua interezza, sta facendo per arginare la crisi economica del momento. Insieme all’On. Patriciello ci sarà anche l’On. Roberta Angelilli, Vice Presidente del Parlamento Europeo, l’On. Luigi Cesaro, Presidente della Provincia di Napoli, Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, il Prof. Claudio Quintiano, Rettore dell’Università Parthenope nonché il Dott. Antonio De Lucia, Vice Presidente di Demyc. Un incontro dibattito fortemente sostenuto dal PPE in collaborazione con la Fondazione Alcide De Gasperi ed i Giovani per la Libertà. “Sono passati anni dal Trattato di Roma del 1957  - afferma Patriciello - e da quella firma tanti obiettivi sono stati raggiunti ma tanto ancora dovrà essere fatto. Questi incontri vanno nella direzione giusta che è quella di capire non solo come si è evoluta e come si evolverà l’UE ma servono ad affrontare temi di estrema attualità che coinvologono tutti gli Stati membri soprattutto con coloro a cui lasceremo la nostra eredità vale a dire i giovani. Se andiamo a ripercorrere la storia del “cantiere-Europa” ci si rende conto che il processo é stato un susseguirsi di grandi conquiste e di profonde crisi, che si sono sempre trasformate in opportunità. Concepita nel secondo dopoguerra, l’Europa si trova oggi di fronte a fattori all’epoca non immaginabili pagando, come nel caso della recente crisi dell’Eurozona, talune debolezze interne all’UE legate ad uno dei maggiori risultati conseguiti dall’Europa unita cioè l’Euro. In effetti – continua Patriciello - l’introduzione dell’euro non ha determinato quel processo di convergenza economica tra i diversi Paesi europei che inizialmente si dava per scontato credendo che la mera introduzione di una moneta unica avrebbe determinato convergenze economiche automatiche; un pericolo previsto ma sottovalutato che oggi, purtroppo ci obbliga ad affrontare le problematiche dell’Eurozona tutta e  in particolare la crisi greca, spagnola ed irlandese per evidenti disfunzioni interne a tali Stati. Concentrandoci sul tema dell’incontro di Napoli penso che serva un’Unione più politica per avere i mezzi necessari a realizzare un’Unione economica. A tal fine il nuovo sistema di Governance economica intende fornire una risposta alla crisi economica e finanziaria ed assicurare l’attuazione della nuova strategia dell’Unione per la crescita e l’occupazione (Europa 2020). A questo scopo voglio ribadire che sono stati adottati o sono in corso di adozione interventi, legislativi e non, intesi sia a rafforzare i meccanismi a garanzia della sostenibilità delle finanze pubbliche sia ad introdurre nuove e più articolate procedure per il coordinamento delle politiche per la crescita, la competitività e l’occupazione. Nonostante le difficoltà degli ultimi tempi  - conclude l’Europarlamentare - l’integrazione economica è una consolidata realtà, ma occorre sviluppare adeguatamente una dimensione politica basata sulla comunità di intenti e di valori. Sviluppare un pensiero e trovare un’anima: è forse questa la vera sfida che le istituzioni comunitarie, fatte per unire  ciò che è simile, per avvicinare ciò che è ancora diverso, hanno di fronte a sé per riformarsi e rafforzarsi. Protagonisti di questo obiettivo sono i giovani, custodi di un obiettivo da realizzare con l’impegno di ciascun cittadino europeo”.

Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello