03 febbraio 2012

Caserta - Vaccinazione anti HPV

LETTERA  APERTA
Caserta, 31 gennaio 2012
Al Direttore Generale Azienda Sanitaria Locale di Caserta
Al Direttore Generale Azienda  Ospedaliera di  Caserta
p.c.  alla Consigliera di Parità della Provincia di Caserta

L’Italia alla scadenza della campagna vaccinale contro il Papilloma Virus (HPV), fissata alla fine del 2012, si colloca ai primi posti, con una copertura media nazionale della coorte 1997-1998 per le 3 dosi di vaccino del 65%, dietro Regno Unito (81%) e Portogallo (80%). Sinora la vaccinazione anti HPV è stata associata esclusivamente alla possibilità di prevenzione del cancro del collo dell’utero e non viene ancora completamente compreso l’ulteriore vantaggio che questo vaccino avrebbe nella prevenzione delle lesioni precancerose, tappa iniziale di un possibile processo di cancerogenesi. Lo sviluppo di molte neoplasie sembra essere correlato all’esposizione a fattori ambientali o comportamentali personali, dichiara Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Per l’HPV, in particolare, la prevenzione secondaria è assicurata dal Pap test e dal test per HPV, e quella primaria da vaccini contro i tipi virali 6, 11, 16, 18. Questi ultimi due sono responsabili da soli di circa il 70% di tumori della cervice uterina, del tumore della vagina e di un terzo dei tumori della vulva. “Le attività vaccinali in Italia, commenta Maria Grazia Pompa, direttore dell’Ufficio V, Malattie Infettive e Profilassi Internazionale del Ministero della Salute, sono gestite tradizionalmente da servizi delle ASL che spesso hanno previsto l’allargamento dell’offerta gratuita vaccinale alle dodicenni anche alle altre donne, entro il limite di età previsto dal vaccino. In molte altre regioni l’allargamento dell’offerta attiva del vaccino anti papilloma virus è già una realtà. In molte ASL della Campania, considerato l’alto prezzo di ciascuna dose di vaccino per l’utenza, è stato introdotto il co-pagamento delle dosi vaccinali nelle donne fino a 49 anni e nelle categorie a rischio.Le donne della provincia di Caserta, dunque, così come già avvenuto per le fuori fascia di età dello screening mammografico, ancora una volta sono discriminate.L’appello della Sezione Provinciale di Caserta della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt Caserta), del Collegio Provinciale delle Ostetriche di Caserta, dell’associazione Ama Onlus e di tutte le associazioni di rappresentanza delle donne del territorio rivolto alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere di riferimento, nel nome della equità sociale e della realizzazione di pari diritti alla salute e al benessere, è di consentire anche alle donne di Terra di Lavoro la possibilità di effettuare facoltativamente la vaccinazione anti HPV con la modalità del co-pagamento.La sanità locale facendo rientrare l’acquisto dei vaccini occorrenti attraverso i circuiti aziendali, senza alcun ulteriore aggravio di spesa, consentirebbe una riduzione del prezzo di vendita e la possibilità di somministrazione presso ambulatori pubblici. Fiduciose di un impegno fattivo e concreto, si porgono distinti saluti

FIRMATO
       Enzo Battarra                            Maria Vigliotti                                         Angela Maffeo
Presidente Lilt Caserta    Presidente Collegio Provinciale Ostetriche    Presidente Ama Onlus