11 febbraio 2012

CAPUA: OLTRE 1300 VOLONTARI HAN GIURATO FEDELTA’ ALLA REPUBBLICA.


CAPUA (Raffaele Raimondo) - Mattinata eccezionalmente rigida, ma infuocato d’amor patrio il cuore palpitante dei 1317 volontari in ferma prefissata di un anno che stamane han giurato fedeltà alla Repubblica italiana. La solenne cerimonia ha avuto inizio con lo schieramento - davanti alla tribuna delle autorità militari, civili e religiose - dei soldati protagonisti dell’evento ed appartenenti al 17° Rgt. “Acqui” e al 47° “Ferrara”. Una folla di oltre 4.000 familiari giunti da ogni parte d’Italia, malgrado il freddo pungente,  faceva corona, intorno al più vasto piazzale della caserma “O.Salomone” dove era in atto il grande raduno.Resi gli onori alla leggendaria Bandiera di Guerra del 17° Rgt. “Acqui” e al comandante del Raggruppamento Unità Addestrative (RUA) - il generale di Divisione Antonio Zambuco -, ai labari delle Associazioni combattentischiche e d’Arma nonché ai gonfaloni delle municipalità decorate, le compagnìe perfettamente addestrate si son poste agli ordini del colonnello Domenico Roma, comandante del 17° Rgt, che ha coordinato tutte le fasi del Giuramento, pronunciando un saluto carico d’orgoglio militare e di commozione durante il quale ha illustrato, con appassionati accenti, la dedica dell’intera manifestazione all’eroico maggiore dei Bersaglieri Giacomo Pagliari, caduto nel settembre 1870 mentre conduceva “con intelligenza ed ammirabile slancio il proprio battaglione all’attacco della breccia di Porta Pia”. Ascoltata la lettura della formula di rito, un sol grido - “Lo giuro!” - si è levato potente, subito siglato dall’entusiastico applauso degli astanti e dalle note del sempre toccante Inno nazionale eseguito dalla banda militare. A tutti si è poi rivolto, comunicando calorosi ringraziamenti e significativi moniti, il generale Zambuco. “A voi volontari del 4° Blocco 2011 le mie più sincere congratulazioni - ha detto, fra l’altro, l’alto ufficiale - Avete giurato fedeltà alla Patria, gridando con forza la vostra promessa di fede. Avete pertanto assunto obblighi e doveri verso la nostra Repubblica, impegnandovi a servirla con lealtà e dedizione”. Proseguendo, in toni di autorevole fermezza pari ad un afflato umano particolarmente avvertito, il comandante del Rua ha aggiunto “I vostri familiari, che adesso vi stanno cercando con sguardo ansioso e commosso, tra poco incontrandovi noteranno certamente che in queste settimane siete cambiati nell’aspetto, perché avete assunto lo stile sobrio, corretto e formale, tipico di ogni militare, ma soprattutto cambiati nell’atteggiamento di fronte alle difficoltà, in quanto più consapevoli delle responsabilità che derivano dal vostro nuovo status di soldati. Continuate pure, nell’impegno quotidiano, a migliorare le vostre performances e siate sempre degni del rispetto che l’Istituzione ha acquisito nel corso del tempo. Rispetto rafforzatosi, in questi ultimi anni, grazie ai successi conseguiti con gli impegni massicci della Forza Armata sia in Italia che all’estero”. Ascoltavano, attoniti e fieri, i giovani volontari. Dinanzi a loro, immersi nel pubblico, ascoltavano ugualmente la severa e salutare lezione gli allievi di una classe dell’Istituto tecnico aeronautico di Grazzanise, guidati dalla vice dirigente Mariella Vigliano. Spettacolari le geometrie disegnate dai reparti che, epicamente marciando, hanno lasciato, al termine della festa, il piazzale intitolato alla perenne memoria del caporal maggiore Gerardo Antonucci la cui vita si spense tragicamente in Bosnia nel 1996.