01 dicembre 2011

L’Istituto Tecnico Agrario “S. Coppola” e l’I.T.I.S. “G. Caso” di Piedimonte Matese entrano a far parte della Rete Caserta Lavoro.

ITIS "G. CASO" - Piedimonte Matese

PIEDIMONTE MATESE. L’Istituto Tecnico Agrario “S. Coppola” e l’I.T.I.S. “G. Caso” di Piedimonte Matese entrano, insieme ad altri sei istituti casertani, a far parte della Rete Caserta Lavoro di cui fanno parte anche la Confindustria, il Centro Studio ed Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia e l’Ordine dei Periti Commercialisti di Caserta. Nei giorni scorsi il protocollo d’intesa è stato firmato alla presenza del capo della formazione del personale del Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) dott. Maurizio Piscitelli, che ha garantito di sostenere i progetti che saranno posti in essere. Lo sviluppo locale, nella forma delle piccole e medie imprese e dei distretti produttivi deve molto agli istituti tecnici e professionali che hanno rappresentato spesso uno dei perni di questo sviluppo, preparando quadri, ma anche tanti piccoli imprenditori. Perciò le imprese sottolineano in modo ricorrente il loro interesse alla salvaguardia e alla valorizzazione di questo settore di studi. Nonostante ciò, i percorsi tecnici e professionali risultano spesso, negli ultimi anni, meno attrattivi per gli studenti.  Gli Istituti Tecnici e Professionali, al pari dei licei anche se in modo diverso, preparano i giovani a misurarsi con i rapidi cambiamenti della tecnologia e con i continui e radicali mutamenti delle modalità di lavoro, dei mercati, in un contesto mondiale sempre più imprevedibile e interconnesso con i contesti locali.  Accanto alla scuola, e tenendo conto dello spazio occupato da vecchi e nuovi media, giocano un ruolo importante nell’apprendimento in tutte le fasi della vita quelli che si usa definire stakeholders: l’impresa, il territorio, i soggetti economico-sociali, le comunità professionali, gli enti locali.La Rete Caserta Lavoro ha una perfetta identità  di vedute nella realizzazione del progetto che si inquadra nelle linee guida che  definiscono il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici e professionali. Tra le fasi più importanti c’è la nascita dei Comitati Tecnico Scientifici in ogni istituto che saranno paritetici  tra il mondo interno della scuola e quello esterno e che determineranno indirizzi e programmi formativi per gli studenti. Alle associazioni delle imprese, all’ordine dei Periti ingegneri  ed al Cesaf il compito di analizzare la realtà territoriale per individuare i settori dove c’è bisogno di collocare  periti, nonché  fare orientamento a partire dalla scuole medie per consolidare una tradizione di quadri intermedi che è stato negli anni passati il motore dello sviluppo economico nazionale. L’intesa servirà a progettare nuovi programmi per competenza e fornirà modelli di certificazioni comuni. “Formazione e lavoro due mondi che hanno bisogno di colloquiare con maggiore sinergia – ha spiegato il capo della Formazione professionale del Miur -  E la rete che si sta attuando va proprio in direzione delle disposizioni ministeriale per fare delle scuole tecniche uno strumento concreto per lo sviluppo del paese”. 

Pietro Rossi