06 novembre 2011

UNA DELEGAZIONE DELLA CARITAS DIOCESANA DI ALIFE-CAIAZZO RITORNA NELLE ZONE COLPITE DAL TERREMOTO DELL’ACQUILA PER VEDERE I PRIMI SEGNI DELLA RICOSTRUZIONE.


ALIFE. A distanza di un anno, in rappresentanza della diocesi, il team dei volontari che hanno prestato servizio nelle tendopoli de L’Aquila, guidati da Don Armando Visone, è ritornato nelle frazioni di Bagno e Poggio di Roio per assistere ad un piccolo miracolo che le Caritas Diocesane della Campania e del Triveneto sono riuscite a realizzare in pochissimo tempo, con i fondi raccolti. Una scuola ed un centro di comunità sono sorti al posto delle tendopoli! Per tutti è stata una gioia immensa rivedere gli amici di Bagno e Poggio di Roio, soprattutto perché questa volta si festeggiava, insieme al direttore di Caritas Italiana, Mons. Nozza, al Vescovo del Triveneto, ai rappresentanti delle Caritas regionali Campania e Triveneto ed ai responsabili delle istituzioni locali: due piccoli segni della rinascita degli aquilani. La mattinata è iniziata con l’inaugurazione della nuova Scuola materna ed elementare di Poggio di Roio, una struttura coloratissima, realizzata a misura di bambino e dedicata a Don Primo Mazzolari. La festa è stata allietata, per l’occasione, dai canti e dalle poesie che i bambini di Poggio con amore hanno preparato. Tutti loro, già da questa estate potranno usufruire dei nuovi spazi scolastici per i campi estivi, senza dover attendere l’inizio ufficiale della scuola. Dopo un momento di convivialità, ci si è recati a Bagno, altra frazione, dove l’emozione per chi era stato volontario è stata indescrivibile. Al posto della grande tenda che ospitava la mensa, sorgeva un nuovo Centro per la promozione delle attività sociali e la chiesa, dal campanile lesionato e dall’orologio fermo sull’ora della prima scossa avvenuta il 6 aprile di un anno fa, era ora aperta, con l’orologio funzionante e accoglieva i partecipanti per la celebrazione. Sul sagrato, le tante famiglie con le quali si sono condivise intere giornate, i bambini dell’oratorio e delle scuole del campo che ora, oltre alle nuove casette, festeggiavano l’apertura di uno spazio sociale che concretizzava la promessa fatta dalla Caritas, ancora presente in mezzo agli aquilani con i propri volontari,“non vi abbandoneremo”. Purtroppo, con rammarico, qualcuno degli amici conosciuti è venuto a mancare, ma amicizia è anche questo: condividere tutto, anche la tristezza dell’altro. Nel salutare, la diocesi di Alife-Caiazzo ha lasciato a tutti un augurio: rivederci al più presto, per far volare di nuovo L’Aquila.
Pietro Rossi