06 novembre 2011

Solenni celebrazioni a Piedimonte Matese per il 4 novembre, occasione in cui si commemorano le vittime di tutte le guerre, e si celebrano le Forze Armate e la fine della Prima Guerra Mondiale.



PIEDIMONTE MATESE. L’evento, cuore del programma della “Settimana della memoria”, ha avuto inizio nelle prime ore del mattino in piazza Roma, dove si è riunito il corteo di cittadini, studenti e autorità, i quali dopo aver assistito alla deposizione di una corona di alloro dinanzi al marmo nel Municipio che ricorda gli uomini illustri della città, si sono diretti a piazza Europa, dove ai piedi del Monumento ai caduti sono state celebrate le cerimonie commemorative. Presenza speciale e prestigiosa di quest’anno è stata quella della Fanfara dei Civici Pompieri di Napoli, protagonista delle consuete melodie tradizionali di questa occasione, come la Canzone del Piave e naturalmente l’Inno di Mameli. “I nostri soldati e le vittime civili non cadranno mai nell’oblio – ha sostenuto il sindaco Vincenzo Cappello nel suo discorso ai presenti – essi continuano a vivere nel nostro ricordo e nell’esempio che sapremo testimoniare. Ad essi va la nostra preghiera e l’impegno a non sciupare quello che hanno fatto per noi”. Parole sentite anche da parte di Fabrizio Pepe, presidente della Comunità Montana, che ha moderato la manifestazione, e dal presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, che da sempre organizza l’evento assieme all’amministrazione comunale, Stefano Micelli, a cui sta a cuore la trasmissione alle nuove generazioni della conoscenza del passato. Spazio poi alla Santa Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo Valentino Di Cerbo assieme ai parroci delle tre parrocchie della città. “Il sacrificio delle vittime di guerra – ha detto il Vescovo –  non è stato vano, siamo qui per pregare affinché esso fiorisca verso Dio”. La lettura del Bollettino di Guerra e dell’elenco dei caduti in guerra da parte dei piccoli alunni ha concluso la manifestazione che ha poi avuto in serata una continuazione presso la sede dell’Associazione Combattenti, dove sono stati accolte le autorità civili e militari, soci e simpatizzanti.
Michele Menditto