09 novembre 2011

Citato come forma di buon esempio politico in tutta Italia, il maggior quotidiano del sud ha parlato della rinuncia allo stipendio da parte di sindaco e assessori comunali

Piedimonte Matese. Non tutto è perduto in tempi di crisi economica e di vacche magre: a Piedimonte Matese le indennità di carica del sindaco e della giunta comunale sono un piccolo salvadanaio a sostegno di tante piccole ma utili iniziative. Un esempio? Il contributo economico elargito ad alcuni studenti universitari, in regola con gli esami ma con una situazione economica alle spalle non proprio florida. Una verifica della documentazione, anche con l'ausilio degli uffici comunali, e il contributo è lì, a disposizione dello studente. Il progetto è di questi giorni, ma la notizia si è subito diffusa e così, ieri mattina, il sindaco della cittadina matesina, Vincenzo Cappello, ha risposto in diretta alle domande di uno speaker di Radio Popolare Milano, che lo ha intervistato per sapere qualcosa in più in merito alla singolare iniziativa della giunta comunale. «E' dal 2007, ha spiegato Cappello - che la mia giunta non percepisce indennità di carica, gettoni di presenza e rimborsi spese. Cerchiamo di utilizzare il meno possibile le auto del Comune e viaggiamo con mezzi propri. In questo modo, riusciamo a mettere da parte una cifra considerevole, pari a centomila euro l'anno, che destiniamo, di solito, al sociale e alla cultura. Da qualche giorno, concediamo un piccolo sostegno agli studenti universitari che siano in regola con gli esami del proprio piano di studi ma che, contemporaneamente, dimostrino di non avere sufficienti risorse economiche necessarie al proseguimento degli studi». Del caso si occuperà nei prossimi giorni anche il quotidiano La Repubblica e il sindaco Cappello è stato persino contattato dagli uffici Rai, che hanno chiesto la sua disponibilità ad intervenire in uno dei programmi previsti dal palinsesto, per portare una testimonianza che, specialmente oggi, rappresenta davvero una buona notizia. «Spero - aggiunge Cappello - che molti colleghi sindaci facciano lo stesso: è importante, in un momento come quello che stiamo vivendo, che al diffuso sentimento dell'antipolitica si risponda con azioni concrete, ascoltando i reali bisogni delle persone».

Gianfrancesco D'Andrea Il Mattino