Teresa Musco |
CAIAZZO. Anche
quest’anno la parrocchia di S.Nicola de Figulis – San Pietro del Franco, in
occasione del trigesimo, ricorda il trapasso di Teresa Musco, pia donna di
origini caiatine scomparsa “in odore di santità” il 19 agosto 1976 nella casa
di via Battistessa a Caserta, dove, secondo le cronache dell’epoca, sarebbe
stata costretta a trasferirsi per sfuggire a un genitore burbero al punto da
impedirle perfino di frequentare la chiesa di San Pietro, poco distante dall’abitazione
familiare. Quella stessa chiesa in cui, grazie all’incoraggiamento della madre
e di una sorella divenuta suora, negli anni cinquanta del secolo scorso Teresa
aveva ricevuto per la prima volta la sacra particola, dopo che l’umile quanto
numerosa famiglia si era trasferita dalla campagna nel cuore del centro storico
caiatino. Proprio la chiesa nella quale lunedì 19 settembre alle ore 18 il
parroco don Giovanni Fusco officerà una santa messa di suffragio per l’anima
della donna di cui tanta gente nel mondo chiede a gran voce la beatificazione,
dopo aver conosciuto la sua toccante storia fatta di miseria, privazioni e sofferenze di cui la scienza medica non ha
mai saputo dare una spiegazione. Ancora oggi, dopo oltre un terzo di secolo
dalla morte, l’abitazione casertana di via Battistessa è meta di fedeli che vi
accorrono più volte alla settimana in pellegrinaggi programmati da una fondazione
costituita per evitare speculazioni e sostenere la fede della pia donna, in
particolare grazie alla tenace azione di don Franco Amico, sacerdote di Castel
Volturno che ebbe il privilegio di essere scelto da Teresa quale suo confessore
e confidente di segreti in parte divulgati col tempo, ma sostanzialmente
destinati al riserbo eterno, in virtù del vincolo confessionale che nessun
essere umano potrebbe mai impedire. Frangenti che accrescono l’alone di mistero
e la fede per Teresa Musco, stimmatizzata
e quindi da molti venerata alla stregua di San Pio da Pietrelcina, con il quale
peraltro sarebbe stata più volte in bilocazione, come si evince dalle numerose
pubblicazioni in varie lingue scritte in memoria della caiatina per la quale,
secondo molti osservatori, sembra fatto apposta in particolare un motto divino
ribadito da tutti gli evangelisti: nemo
propheta in patria…
Fonte: Teleradionews