08 dicembre 2010

Aumentano le polemiche sul recupero e il risanamento ambientale del centro storico di Baia Latina.


Baia e Latina – E’ convocata per l’11 Dicembre 2010 alle ore 16, l’Assemblea pubblica cittadina, moderata da Sel-Altro Matese, per discutere nel merito d’attuazione del progetto di risanamento ambientale e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e archeologico. Oltre al Sindaco, ai Consiglieri di maggioranza e minoranza, sono stati invitati a partecipare al dibattito: l’Architetto Alfredo Di Pinto (direttore del progetto) e i vari rappresentanti delle associazioni locali. A partire dall’esame del progetto, illustrato dall'Architetto, l’Assemblea si auspica come luogo-momento di riflessione sul ruolo della cittadinanza nella partecipazione alle decisioni politiche e amministrative. In questi giorni sono varie le critiche e le proposte che iniziano ad udirsi tra i vari gruppetti di persone che si fermano a parlare nella piazza del paese, come pure tra i membri del gruppo facebook dedicato alla questione. I primi a lamentarsi sono stati gli anziani del luogo, per lo sradicamento della croce dei padri Passionisti che si trovava al centro della piazza di Baia, dove dovrebbe sorgere il tanto contestato palco gazebo. Da Domenica scorsa poi, dopo l’istallazione delle foto ufficiali che mostrano come sarà il palco-gazebo, il clima paesano si è surriscaldato ulteriormente. Forse il giudizio di un'anziana del luogo può trasmetterci più di ogni altra espressione una parte del sentire comune: “Alla gente questo coso non piace. La chiesa e la croce non si vedrebbero più. A me mi mette l’ansia. Questo palco è un Dio che non è nostro. Noi non lo vogliamo.” Ad altri però il palco piace e ne difendono la realizzazione. Non è raro a chi critica il palco sentirsi rispondere: "Se lo fanno a Latina lo devono fare anche a Baia." Tra gli oppositori, la proposta che riscuote più consenso è quella dell’istituzione di un comitato civico cittadino che valuti il da farsi. C’è poi chi auspica che i fondi del palco-gazebo siano riconvertiti per realizzare un progetto (presente nell’ archivio comunale) di ristrutturazione del decadente e poco igienico parco-giochi comunale. Qualcun altro vorrebbe che il comune destinasse una parte dei fondi alla ristrutturazione di alcune delle più antiche case del borgo medioevale. Molti si lamentano che nel progetto non è prevista la bonifica dei siti (del centro storico) ancora inquinati dalla presenza di amianto. Tra i membri del gruppo facebook poi, alcuni iniziano persino a pensare all’iniziativa popolare come un possibile trampolino di lancio di un nuova aggregazione politica che possa presentarsi alle prossime elezioni amministrative. Una tale lettura però non è condivisa da altri. Per costoro, essa stravolgerebbe il senso e sminuirebbe il significato dell’Assemblea cittadina, organo per eccellenza di democrazia diretta.
Pietro Rossi