08 ottobre 2010

LA PROTESTA DEI PICCOLI PAESI DI MONTAGNA PER LE PLURICLASSI PARTE DAL MATESE.


VALLE AGRICOLA. Anche Valle Agricola si affianca alla protesta per le pluriclassi che si svolgerà oggi 8 ottobre a Caserta davanti al Provveditorato. Con l’inizio dell’anno scolastico, si stà verificando con l’istituzioni delle pluriclassi quello che un anno fa, l’Assessore Lorenzo Pezzullo di Valle Agricola con una lettera aperta denunziava, attraverso gli organi di stampa. A Valle Agricola piccolo comune della fascia montana del Matese, con l’istituzione delle pluriclassi sia alle elementari che alle medie, si verificherà la morte lenta della scuola dei paesi che sfortunatamente si trovavano in luoghi disagiati in alta montagna. E’ di questi giorni l’occupazione dei plessi di San Gregorio Matese, Letino, Gallo Matese e la protesta, ormai ricorrente, di Valle Agricola. Con la riforma “innovativa e moderna” della nostra eroica Ministro Gelmini, dichiara l’Assessore Lorenzo Pezzullo, si rischia la chiusura di molte scuole di montagna, se in un paese come Valle Agricola, Letino, Gallo Matese, San Gregorio Matese, che contano all’incirca 1000 abitanti si arrivano ad avere dai 50 ai 70 studenti, ci sono realtà più piccole che non arrivano ai 50 studenti,con la conseguenza della formazione di pluriclassi, sebbene non comporti la chiusura della scuola, mette a rischio non soltanto l’istruzione, ma comporta anche seri problemi. L’accorpamento e l’istituzione di pluriclassi ,strappano il bambino dalla sua cultura, distruggono la coscienza locale, pongono limiti all’alunno, all’insegnante e all’ambiente, diceva una mamma di San Gregorio Matese alla riunione del 30 settembre scorso tenutasi a San Gregorio Matese dove erano presenti i Sindaci degli altri comuni interessati. Dall’inizio dell’anno scolastico, in tutti i comuni sono sorti spontaneamente comitati di genitori che insieme alle Amministrazioni Comunali cercano di tenere alta l’attenzione su questo problema, protestano e non mandano i figli a scuola. Il caso di Valle Agricola è ancora più grave, immaginiamo una famiglia costretta a portare proprio figlio in una scuola del paese più vicino (Ailano 15 km. Prata Sannita 18 km), con una strada Provinciale fatiscente e pericolosa, le conseguenze sarebbero disastrose, praticamente si verificherebbe la morte di una vita sociale del paese. A parte qualche deroga concessa a qualcuno la legge resta e il problema si riproporrà anche l’anno prossimo. Ben venga la manifestazione di protesta a Caserta, conclude Lorenzo Pezzullo, che oggi si svolgerà davanti agli uffici del C.S.A, perché, se non ci si fà sentire, si viene dimenticati e nessuno mai si occuperà dei problemi dei piccoli paesi di montagna. Bisogna fare pressione su chi dovrebbe modificare la legge, inserendo numeri e parametri maggiormente rispondenti alle esigenze di chi abita sfortunatamente in piccoli paesi di montagna. La protesta di questi comitati civici sorti nel Matese non è strumentale ma nasce dalle reali esigenze delle popolazioni interne dell’alto casertano. L’Assessore Pezzullo lancia un invito non solo ai politici, ma anche ai comuni vicini che oggi non hanno questi problemi, per affiancarsi e sostenere le iniziative dei comitati di protesta.

Pietro Rossi