22 ottobre 2010

Convegno Coni - Panathlon Club.


Caserta- Quando lo sport cresce, crescono anche i problemi che intersecano l’aspetto agonistico e quello societario con le normative vigenti non solo nella giurisprudenza e nelle regole squisitamente tecnico-sportive, ma anche in quella civile, penale ed amministrativa cui fanno riferimento le normali attività di ogni comunità. Da questa convinzione è scaturita l’iniziativa patrocinata dal Comitato Provinciale Coni e del Panathlon Club Caserta, che, accogliendo la proposta di un gruppo di professionisti riuniti in uno studio associato per la tutela degli atleti dilettanti e professionisti, hanno promosso un primo incontro su una serie di tematiche collegate, dal punto di vista giudiziario e sanitario, all’attività agonistica. I lavori sono stati aperti dai saluti del presidente del Comitato Provinciale Coni Michele De Simone e del presidente del Panathlon Giuseppe Bonacci. Hanno fatto seguito gli interventi degli esperti, primo fra tutti l’ex cestista e ora direttore sportivo della Pepsi Juve Caserta Antonello Riva che si è soffermato, con ampia cognizione di causa, su “Legge 91 del 1981 sul professionismo sportivo”; di cui ha esposto pregi e difetti, auspicando modifiche normative più attenti alle esigenze di uno sport che è radicalmente cambiato in molti aspetti. E’ stato poi il docente universitario e avvocato civilista Massimiano Sciascia che ha intrattenuto il folto uditorio, composto in larga parte da dirigenti sportivi e giuristi, su “Giurisdizione competente (sportiva e ordinaria) - Garanzia di professionalità nella proposizione di ricorsi ed appelli”; appunto uno dei temi più controversi della problematica che vede l’intersezione tra la giustizia sportiva e la giustizia ordinaria, tra loro autonome, ma spesso adite dagli interessati a seconda delle esigenze. Gli interventi di Riva e Sciascia sono stati completati da quello, estremamente documentato da parte del dottore e Master in Diritto Sportivo Marco Proto che ha tratteggiato “La figura dell’atleta professionista e dilettante, il rapporto di lavoro sportivo: controversie e tutela dell’atleta”, approfondendo le tematiche che sempre più coinvolgono dal punto di vista procedurale federazioni, società sportive. Vivacissima la discussione su altri due aspetti giuridico-comportamentali nel mondo sportivo e cioè il doping, legato agli atleti, e i procedimenti di Daspo (allontamento dagli eventi sportivi) dei tifosi violenti, trattati dall’avvocato penalista Domenico Cesaro sul tema “Doping e D.A.S.P.O.: le due forme di tutela della correttezza sportiva” e dal Presidente Provinciale della Federazione Medico Sportiva di Caserta, Claudio Briganti su “Doping e Sport”. Ambedue, grazie anche agli stimoli del moderatore Lucio Bernardo delegato dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, hanno offerto interessanti spunti, che hanno coinvolto anche il numeroso pubblico presente, su temi particolarmente scottanti specie nell’attuale contesto del mondo sportivo. Il supporto logistico alla manifestazione è stato gentilmente garantito da Landolfi e Traettino Costruzioni Srl di Caserta, da sempre vicini al mondo dello sport e, soprattutto, alle iniziative di cultura sportiva, come appunto l’incontro patrocinato da Coni e Panathlon, cui faranno seguito altri appuntamenti già annunciati, come quello del ruolo dei procuratori e degli agenti sportivi, e quello della piaga del mobbing esistente anche nel mondo dello sport.


c.s.