07 settembre 2010

SANTORO PRESENTA UNA INTERROGAZIONE AL SINDACO DI BAIA LATINA PER SAPERE I MOTIVI DELLA MANCATA RACCOLTA DEL VETRO.


BAIA LATINA. Dopo diversi anni sembra proprio che l’emergenza rifiuti sia finita definitivamente, eppure sul territorio di Baia e Latina appare come se tutto questo non fosse mai avvenuto. Basta recarsi in giro per le strade di campagna per verificare di persona la sussistenza di piccole discariche a cielo aperto dove ignari cittadini abbandonano di tutto per di disfarsi dei propri rifiuti. Eppure il servizio di raccolta giornaliero dei rifiuti solidi urbani avviene quasi con perfetta cadenza giornaliera salvo alcuni giorni dovuti a rivendicazioni sindacali a causa della non corresponsione dei salari ai lavoratori addetti alla raccolta forse perché alcuni comuni non riescono a versare al Consorzio Unico il dovuto in cambio del servizio reso. Per quanto riguarda il Comune di Baia e Latina, il contratto di cessione del servizio al Consorzio prevede che la raccolta differenziata del vetro debba avvenire con sequenza quindicinale, invece sono diversi mesi che non viene effettuata eppure i cittadini di Baia e Latina pagano regolarmente la TARSU comprensiva tra l’altro anche dei sacchetti che non vengono distribuiti da anni e della raccolta differenziata del vetro. Per questi motivi Michele Santoro, Capo gruppo di “Uniti per Baia e Latina”, ha presentato una interrogazione al Sindaco per conoscere con risposta orale i motivi per i quali non viene effettuata la raccolta differenziata del vetro e che provvedimenti si intendono adottare considerato che la raccolta del vetro ai sensi delle norme contrattuali dovrebbe avvenire con cadenza quindicinale. E’ vergognoso, continua Michele Santoro, vedere cumuli di sacchetti di vetro lungo le strade cittadine che ricordono i giorni della emergenza rifiuti. Speriamo solo che anche per la raccolta del vetro non dobbiamo attendere oltre un anno come è avvenuto per gli ingombranti perchè se cosi fosse ritengo che andrebbero riviste le norme contrattuali tra il Comune ed il Consorzio. Cosi come, continua Michele Santoro, noi cittadini non riusciamo a comprendere i motivi per i quali dobbiamo pagare il costo dei sacchetti nel costo del servizio quando questi da alcuni anni non vengono distribuiti. Forse riteniamo che sia giunto il momento che l’Amministrazione comunale faccia chiarezza sulla tariffa della TARSU in quanto non possiamo assistere passivamente al solo ritocco della stessa senza pretendere l’erogazione di un servizio efficiente che tuteli i cittadini e l’ambiente.

Pietro Rossi